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Rumors - Scadenza conservazione a 3 mesi dall'invio dei redditi

Come avrete già appreso da alcuni articoli apparsi oggi sui quotidiani, si vocifera in maniera ormai insistente di unificare la scadenza dei termini di conservazione  a 3 mesi dall'invio della dichiarazione dei redditi (e non da quella iva come sembrava in un primo momento). 

La notizia viene dal Forum sulla fatturazione elettronica dove l'Agenzia ha anticipato l'intento di emettere una circolare che chiarisca diverse questioni. 

Altra novità riguarda la conservazione delle fatture elettroniche che transitano tramite il Servizio di Interscambio (SDI). La conservazione che verrà effettuata è SOLAMENTE A FINI TRIBUTARI. Questo significa che l'utente per proprio uso "civilistico" dovrà provvedere autonomamente ad una conservazione A NORMA.

Infine una annotazione sui sistemi di conservazione. Non vi sono proroghe E TUTTI I SISTEMI DI CONSERVAZIONE IN USO a partire dal 11 Aprile devono essere conformi alla normativa in ogni loro parte. 

Operativamente 

La conformità di un sistema di conservazione comporta fondamentalmente l'adozione di alcune regole fondamentali. 

1 - La sicurezza

Il sistema non è composto solo dal software utilizzato per la conservazione ma da tutti i dispositivi e le attività connesse alle varie funzionalità e ai vari procedimenti.

Il Conservatore DEVE garantire il livello di sicurezza più elevato e comunque non inferiore  a quanto disposto dalla L. 196/2003

2 - La conformità agli standard

2.1 Modello Oais

Il sistema di conservazione è organizzato secondo il modello O.A.I.S. (Open Archival Information System) . Un modello che prevede 3 figure distinte e dove i processi vengono seguiti validati in ogni fase, dal versamento effettuato dal produttore alla conservazione e alla esibizione con la generazione dei pacchetti di distribuzione.

I nostri software garantiscono il pieno supporto di tale modello, distinguendo la fase di archiviazione da quello di conservazione e provvedendo a generare pacchetti di versamento, rapporti, pacchetti di archiviazione e di distribuzione. Occorre precisare che il nostro software è utilizzabile solo da quei soggetti dove la figura del produttore e del conservatore coincidono e non è adatto a sistemi che devono ricevere pacchetti di versamento da produttori diversi. 

2.2 Indice di conservazione Sincro.

L'indice di conservazione Sincro (Uni 11386) è ormai consolidato sicuro affidabile e supportato da tutti i software. A partire dal 11 Aprile è ASSOLUTAMENTE OBBLIGATORIO utilizzare indici Sincro. Qualsiasi altra forma di creazione dei pacchetti di archiviazione sarà considerata non valida a prescindere dalle tipologie di documenti conservati . 

2.3 Formati di conservazione

Anche i formati di conservazione devono essere conformi alla normativa che, tuttavia, lascia ampia scelta purchè motivata. 

3 Conversione vecchi archivi

La norma lascia a discrezione del responsabile la necessità o meno di convertire i vecchi archivi. I ns. software non richiedono conversione e sono in grado di gestire indifferente pacchetti di archiviazione con indici in formato sincro e no. Tuttavia ogni responsabile dovrà effettuare delle valutazioni oggettive in base alle tipologie di archivi che si trova a gestire. 

4 Lo scarto 

Importante è e sarà gestire correttamente gli Scarti di documenti. Il conservatore deve conservare per il periodo indicato e, al momento opportuno, avvisare il titolare e procedere allo scarto come descritto nel manuale della conservazione

5 Il responsabile

Il responsabile della conservazione deve GOVERNARE con attenzione e competenza l'intero sistema e coordinare le attività delle altre figure coinvolte. Il tutto deve essere documentato nel manuale della conservazione e nei manuali operativi. 

AFFIDARE LA CONSERVAZIONE A TERZI

Alcune strutture DEVONO fare una attenta valutazione delle loro capacità di gestione del sistema di conservazione e nel caso in cui non vi siano TUTTI GLI ELEMENTI che consentono di garantire il corretto funzionamento, sarà necessario valutare l'affidamento a terzi del servizio di conservazione . La conservazione è un SISTEMA  e come tale deve essere gestito (similmente a Qualità e Sicurezza a breve saranno disponibili anche percorsi di Certificazione). 

Nei casi in cui la struttura non sia in grado di gestire tutto il processo di conservazione, potrà affidare a terzi (conservatori accreditati) la conservazione dei propri documenti. In questo caso il software consente di operare come SISTEMA DI VERSAMENTO verso il servizio CCT  e di predisporre velocemente e completamente ogni tipologia di archivio compatibile con i modelli di conservazione CCT (Conservazione in Cloud TeamSystem ).

 

Conservazione digitale, a gennaio Bolli e Impronte

Calcolo dei bolli.

Entro il mese di gennaio occorre effettuare il calcolo definitivo dei bolli da pagare per i documenti informatici “formati o emessi “ nell’anno precedente.

Contestualmente al versamento del saldo (totale dovuto meno acconto già versato) si provvede al versamento dell’acconto per quelli che verranno emessi o formati nell’anno 2014.

Sono soggetti a bollo:

  • I libri giornale
  • Il libro degli inventari
  • I libri sociali come quello dei Verbali di assemblea, del consigli di amministrazione, del collegio di revisione etc.

Il comma 2 dell’art. 7 del DM 23/01/2004 precisa che l’imposta va calcolata in base al numero delle registrazioni e non in base al numero delle pagine (ogni 2500 registrazioni).

In caso di difficoltà nel rilevare il numero di registrazioni (in un verbale è difficile determinare gli accadimenti contabili) si consiglia di considerare ogni riga scritta come una registrazione .

Il versamento è ammesso con Modello F23 esclusivamente per i registri di e i libri di cui all’art. 16 della tariffa , allegata al DPR 642 del 26/10/1972 . Codice tributo 458 T

Il Nuovo F24 elide consentirà anche il pagamento di questo tributo, ma al momento i codici da utilizzare non sono pubblicati quindi per i versamenti di questo gennaio è indispensabile usare ancora l’F23.

Comunicazione del pagamento

Effettuato il pagamento va prodotta una comunicazione da inviare all’Agenzia competente.

Si può inviare in modalità cartacea o elettronica. Nel caso di invio elettronico è bene utilizzare la PEC della ditta che effettua il pagamento (e non la PEC del professionista). Non è necessario allegare copia dell’F23, basta inserire gli estremi del pagamento

Generazione della comunicazione dell’impronta

Gli archivi relativi a documenti fiscali, devono essere comunicati all’Agenzia delle Entrate , anche questi entro il mese di gennaio (per le ditte con anno fiscale coincidente con quello solare)

Le ditte con anno fiscale sfalsato , devono fare l’invio della comunicazione entro 120 gg. Dal termine di presentazione della dichiarazione dei redditi che, di solito, è 9 mesi dopo il termine dell’anno fiscale.

Difatti nel caso di anno fiscale che si conclude a dicembre , la dichiarazione viene inviata entro settembre dell’anno successivo e l’impronta degli archivi entro gennaio dell’anno ancora successivo (9 mesi + 4 )

Nel caso di anno fiscale che si conclude a giugno, avremo dichiarazione a Marzo dell’anno successivo e invio impronta entro il 31 luglio. 

Eventuali commenti nel Forum

Nuove regole tecniche in arrivo

Briefing Conservazione sostitutiva 2013

Briefing on line Conservazione sostitutiva 2013Manca poco più di una settimana all'incontro "on line" sulla Conservazione Sostitutiva dei documenti fiscali ed è tempo di prepararsi affinchè l'evento sia costruttivo e interattivo.

Anche se si svolge in video conferenza, potete inoltrare domande scritte fin da ora (aggiungete commenti al blog) o intervenire di persona il giorno dell'evento (anche voi in video conferenza) .

Cosa tratteremo lo sapete già ma è bene fare un piccolo riepilogo. 

Dopo una brevissima introduzione di Claudio Caprara (direttore commerciale MultiMedia it)  e del Dott. Roberto Pasquini (ideatore di www.commercialistatelematico.com nonchè utilizzatore dal 2004 dei nostri sistemi di conservazione sostitutiva) lasceremo la parola al Dott. Mario Carmelo Piancaldini dell'Agenzia delle Entrate, Direzione Centrale Accertamento, Settore Analisi e strategie, Ufficio Imprese minori e lavoratori autonomi. 

Nel suo intervento ci aggiornerà sui numeri (gli archivi digitali fiscali vengono segnalati all'Agenzia con apposita comunicazione) e soprattutto sulla evoluzione delle norme (cambierà il DM 23/01/2004 ?) .

In quanto rappresentante italiano presso l'European Multi Stakeholder Forum on e-invoicing ci parlerà anche degli sviluppi della fattura elettronica in Italia e in Europa e delle prossime scadenze di attuazione del progetto Fattura elettronica P.A..

Sono sicuro che avrete molte domande da porgli, quindi preparatevi e, se sono questioni complesse, inoltratetele anticipatamente magari inserendo commenti a questo blog.

Dott. Mario Carmelo Piancaldini

Laurea in Economia e Commercio (Università di Bari) ha acquisito l'abilitazione di Dottore Commercialista. Dopo un paio di esperienze lavorative in alcune aziende private, è entrato, dall'ottobre 1997, in organico al Ministero delle Finanze/Agenzia delle Entrate in qualità di funzionario presso l'Ufficio di Vicenza; dalla fine del 1999 è entrato in organico alla Direzione Centrale Accertamento dove si è specializzato nell'attività di analisi del rischio e nella ingegnerizzazione delle banche dati dell'Amministrazione finanziaria.

 

Dal 2004 ricopre incarichi dirigenziali: fino al 2009 ha diretto l'Ufficio Verifiche e dal 2009 è responsabile dell'Ufficio Imprese minori e lavoratori autonomi, sempre presso la Direzione Centrale Accertamento de II' Agenzia delle entrate. Partecipa abitualmente a commissioni, gruppi di lavoro, comitati in Italia e all'estero.

 

Dal maggio 2011 è stato nominato rappresentante italiano presso l'European Multi Stakeholder Forum on e-invoicing.

 

Ha svolto e svolge docenze per conto dell'Agenzia delle entrate e della Scuola Superiore dell'Economia e delle Finanze ed è autore di alcune pubblicazioni.


Il Dott. Claudio Rorato Project Manager dell’Osservatorio ICT & Commercialisti della School of Management del Politecnico di Milano, ci presenterà i risultati della Ricerca 2012 ICT& Commercialisti, condotta dalla School of Management del Politecnico di Milano insieme al Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (CNDCEC) e al suo istituto di Ricerca (IRDCEC). L’Osservatorio, che nel 2013 si è evoluto abbracciando, oltre ai Commercialisti, anche altre figure professionali vicine alle imprese (Avvocati e Consulenti del Lavoro), ha affrontato il tema della diffusione delle ICT nell’ambito degli Studi di Commercialisti, verificando se e come queste possano generare valore per gli Studi, per il sistema studio impresa e, su scala più ampia, per il sistema economico nel suo complesso

Laureato in Economia e Commercio presso l’università Luigi Bocconi, Claudio Rorato collabora con la School of Management del Politecnico di Milano in qualità di Senior Advisor and Research Fellow, occupandosi sia di attività di consulenza direzionale sia di ricerca applicata con la responsabilità degli Osservatori ICT&Professionisti e Agenda Digitale. Ha ricoperto incarichi pubblici e manageriali e di temporary general management per aziende private. Giornalista dal 1990, ha scritto e collabora con importanti testate nazionali.”

 

Dott. Claudio Rorato


Ma gli utenti sono soddisfatti delle norme in vigore ? Accettano volentieri gli obblighi imposti dalla conservazione sostitutiva o rinunciano perchè spaventati da scadenze, meccanismi, procedimenti controlli e tutto quanto è richiesto ?

Ci porterà il suo punto di vista il Dott. Giorgio Confente, Avvocato, esperto di normativa fiscale e soprattutto di conservazione sostitutiva

Dott. Giorgio Confente

Avvocato in Milano, Giorgio Confente è specializzato in consulenza e assistenza legale e fiscale ad aziende e studi professionali. Esperto in materia d'IVA e di fiscalità internazionale, si occupa anche di insegnamento, formazione e divulgazione nel suo campo.

 

è membro della commissione “Norme di comportamento di comune interpretazione in materia tributaria” dell’Associazione Italiana Dottori commercialisti e membro del consiglio direttivo di ANORC (Associazione nazionale operatori e responsabili della conservazione sostitutiva).

 

 

 

 

Lo Studio Confente offre consulenza e assistenza in materia di: IVA nazionale e internazionale, adempimenti IVA per società non residenti, fatturazione elettronica e conservazione digitale dei documenti fiscali e amministrativi, assistenza alle aziende durante le verifiche fiscali, contenziosi tributari in materia di fiscalità diretta e indiretta, formazione professionale e attività editoriale.


Possiamo pretendere che tutti siano dotati di firma digitale ? o dobbiamo prevedere altre modalità di dematerializzazione dei documenti ? Il pensiero va ovviamente alla F.E.A. Firma Elettronica Avanzata, un processo e non un prodotto che può realmente aiutare nella conversione digitale degli archivi. Argomento di cui ci parlerà il Dott. Nicola Savino .

Sono un Records Manager, consulente esperto per la conservazione sostitutiva e fatturazione elettronica e Computer Forensics Expert. Laureato in Ingegneria Informatica presso l’Università di Napoli Federico II, mi sono specializzato nel tempo nelle tematiche dell’archiviazione e conservazione dei documenti informatici, firma digitale, management dei sistemi informativi e gestione elettronica documentale(GED).

 

 

Come Records e Document Manager sono responsabile della gestione, conservazione e formazione delle informazioni di diverse aziende e pubbliche amministrazioni, oltre ad avere una conoscenza specifica nel settore della gestione elettronica documentale.

Dott. Nicola Savino

Al termine anticiperemo le novità in corso di rilascio sui nostri sistemi di conservazione sostitutiva. Parleremo di accesso web agli archivi digitali, di ricezione e conservazione di documenti "originariamente elettronici" e di riconoscimento automatico.

Vi aspettiamo il 18 ottobre alle ore 10  

Qui il link per l'iscrizione   

 

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Gruppo di lavoro ANORC sui bolli dei documenti informatici

Si tiene domani la seconda riunione del gruppo di lavoro creato da ANORC  sull'argomento Imposta di bollo dei documenti informatici .

Avete idee ? suggerimenti ? Consigli ? Non esitate a proporli qui, li terremo sicuramente in considerazione

idea

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ItaliaDigitale, tavola rotonda Anorc del 22 ottobre. Resoconto

Come promesso pubblico un breve riassunto dell'incontro organizzato da Anorc lo scorso 22 ottobre. Il tema principale era quello di rendere noti i risultati della ricerca effettuata da Anorc sullo stato della digitalizzazione nella pubblica amministrazione.

I dati della ricerca sono disponibili qui

Ha iniziato la giornata un intervento della dott.sa Maria Pia Giovannini  dell'Agenzia per l'Italia Digitale (A.i.D.). Il suo intervento ha portato poche novità, si è soffermata sul decreto digitalia (che abbiamo già commentato) e sulla evoluzione di Digitpa, assorbita all'interno dell'AID. Molte attenzione è stata data al "contrassegno digitale" ovvero alla riproduzione su carta dei documenti digitali. Digitpa ha emesso (o sta emettendo) linee guida molto analitiche che sicuramente appena possibile andremo ad analizzare.

La Dott.sa Masella, anch'essa di AID ha trattato la questione degli accreditamenti. Devo dire la verità non mi è chiaro come si svolgeranno le certificazioni, credo che dovranno uscire delle precisazioni, fermo restando che le domande possono essere già inviate. Per quanto riguarda le Pubbliche amministrazioni, queste dovranno utilizzare ESCLUSIVAMENTE conservatori accreditati.
L'approccio è alquanto strano, o meglio è in linea con questa idea (che personalmente non condivido) che la conservazione digitale debba necessariamente essere effettuata in outsourcing. Per il pubblico dove i termini di conservazione sono molto lunghi può anche essere ragionevole, per i privati è un concetto allucinante. Se io volessi conservare digitalmente il mio modello unico , dovrei rivolgermi ad un conservatore accreditato ? Mi sembra veramente fuori luogo , conservare un file pdf per 10 o 20 anni è molto più semplice che gestire un sistema contabile.

Il Dott. Piancaldini, che molti conoscono perchè ha partecipato al Briefing on line tenuto a settembre,  ha fatto il punto della situazione per quanto riguarda il Forum della Fatturazione elettronica, dando come prima cosa la notizia del parere favorevole del consiglio di stato sulla schema di regolamento ministeriale per la gestione dei processi di fatturazione elettronica verso la p.a. (notizia che trovate qui ) , ha confermato che entro l'anno verrà sicuramente emesso il decreto per il recepimento della direttiva cee 2010/45 e confermando che sono iniziati i lavori e le consultazione per modificare il DM 23/01/2004 nella parte che riguarda i termini di conservazione delle fatture (verrà portato a 1 anno) .

Ha promesso anche di spingere il MEF, rappresentato dal Dott. Paolo Tremarchi ad esaminare quanto prima la questione dei bolli (non siamo gli unici a lamentarsi finalmente ) alla luce anche della circolare 5e che ha complicato (non poco ) le cose . Argomento trattato qui .

Anche il decreto sulla fattura elettronica per la p.a. potrebbe essere pronto entro l'anno.

Tremarchi è stato molto breve e ha incentrato il suo intervento sulle norme, criticando un pò l'operato di digitpa. RIvendica norme più semplici, meno inutilmente dettagliate, ribadendo che l'informatica è una materia in continua evoluzione e non ha senso a livello di norme andare troppo nel dettaglio.

I partecipanti erano pochi e gli applausi erano più di rito che di convinzione, io sottobanco ho applaudito perchè ho condiviso appieno il suo intervento.

Tra un intervento e l'altro il Dott. Lisi di Anorc ha illustrato i dati della ricerca, a conclusione c'è stato un intervento del Dott. Giovanni Manca che ha criticato un pò questo ritorno di fiamma della CIE (Carta di indentità elettronica)  e ha espresso qualche perplessità sul futuro delle smart card.
Un brevissimo intervento del Dott. Andrea Caccia ha fatto alcuni cenni agli standard utilizzati ed esaminati a livello Europeo e in particolare alle norme ETSI per la conservazione.

Nel complesso la mattinata è stata interessante, ma la partecipazione non è stata ampia (una sessantina di persone in tutto) .  Se fosse stata in video conferenza, i risultati sarebbero stati gli stessi in termini informativi ma la partecipazione più agevole.

 

Ho avuto modo di ricevere anche il primo numero di Documento Digitale, il periodico edito da Anorc. Devo dire che averlo in formato cartaceo mi ha fatto strano, avrei preferito una pubblicazione digitale, tuttavia ho apprezzato i contenuti.

 

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Recepimento direttiva 45/2010 e conservazione digitale dei documenti fiscali

Si è conclusa lo scorso 25 settembre la consultazione pubblica sulla proposta di decreto per il recepimento della direttiva Unione Europea 2010/45.

Non abbiamo inviato alcuna osservazione poiché il testo proposto supera addirittura quelle che potevano essere le nostre aspettative in fatto di semplificazione delle procedure di conservazione delle fatture.

1.    Concetto di fattura elettronica

All’articolo 1 , comma e, viene previsto:

“Per fattura elettronica si intende la fattura che è stata emessa e ricevuta in un qualunque formato elettronico. “

Questa impostazione è molto ampia e condivisibile, anche se, allo stato attuale, incompatibile con l’articolo 3 comma 1 par. b del DM 23/01/ poiché esso prevede che i documenti informatici rilevanti ai fini tributari

…. Sono emessi al fine di garantire l’attestazione della data, l’autenticità e l’integrità, con l’apposizione del riferimento temporale e della sottoscrizione elettronica; …

2.    Comma 3 Garanzia di autenticità

La garanzia di autenticità viene ampliata e può essere ottenuta tramite 3 percorsi.

autenticità dell’origine ed integrità del contenuto possono essere garantite

  • ·         mediante sistemi di controllo di gestione che assicurino un collegamento affidabile tra la fattura e la cessione di beni o la prestazione di servizi ad essa riferibile,
  • ·         ovvero mediante l’apposizione della firma elettronica qualificata o digitale dell’emittente
  • ·         o mediante sistemi EDI di trasmissione elettronica dei dati o altre tecnologie in grado di garantire l’autenticità dell’origine e l’integrità dei dati.

A parte la firma digitale dell’emittente (condizione ovviamente certa e che rientra nel concetto espresso dall’articolo 3 del DM attuale) e i sistemi EDI (che si presume forniscano dati certi anche se , ad oggi, mai verificati ) c’è questo “nuovo metodo“ dei “sistemi di controllo di gestione” .

Lo spunto è interessante, fidarsi dei processi e non dei tecnicismi è una scelta importante, tuttavia si creano condizioni alquanto complesse da  “interpretare”.

2.1.     Aspetti pratici

Nascono diversi aspetti pratici da affrontare e valutare.

2.1.1.               L’archivio digitale “in parte” firmato, in parte no

La prima conseguenza è che l’archivio digitale delle fatture (lato destinatario) potrebbe a questo punto essere formato da 4 tipologie diverse di documenti :

  1. 1.       le fatture ricevute su carta, documenti analogici che l'utente può conservare effettuando l'acquisizione dell'immagine.
  2. 2.       Le fatture digitali con firma digitale applicata dall'emittente .
  3. 3.       le fatture digitali senza firma digitale, ma validate attraverso sistemi di controllo di gestione.
  4. 4.       Le fatture digitali ricevute tramite EDI.

l'agenzia delle entrate con la circolare numero 36/2006 precisa:

Tuttavia, ove il contribuente intenda adottare la conservazione elettronica delle sole fatture elettroniche, è consentita la conservazione con le modalità tradizionali delle fatture in formato analogico a condizione che le stesse siano annotate in un apposito registro sezionale e numerate progressivamente con una distinta serie numerica in ordine cronologico, senza soluzione di continuità per periodo di imposta.

In tale evenienza, per ogni singolo cliente o fornitore dovrà essere eseguita un’unica modalità di conservazione per l’intero periodo d’imposta, in modo che le fatture emesse o ricevute risultino annotate tutte nello stesso registro.

C’è dunque da chiedersi se sia opportuno mescolare le tipologie o fare un sezionale per ognuna di queste.

Se non lo facciamo , sarebbe anche difficile fare i controlli. L’archivio contenente le varie tipologie, in parte avrebbe le firme, in parte dovrebbe essere validato con il sistema di gestione e in parte sarebbe analogico, per cui validato dalla copia cartacea (prima della distruzione) e dalla conservazione sostitutiva con la firma del responsabile.

2.1.2.               Proliferazione dei sezionali

Se suddividiamo tutte le tipologie, creiamo il sezionale anche per le  INTRA, magari altri sezionali per altre esigenze (esempio sez. merci sez. Servizi) ci troveremmo con una proliferazione di sezionali non comoda da gestire.

2.1.3.               Le integrazioni (reverse charge)

In questo contesto per le operazioni soggette a reverse charge, dovremo anche tenere un apposito sezionale , consiglierei elettronico, con le annotazioni apportate alle fatture di acquisto per l’applicazione della norma.  Qui ci andranno solo le annotazioni di quelle elettroniche, perché le analogiche possono essere integrate apportando modifiche.

Il sezionale elettronico delle annotazioni dovrà  essere collegato al sezionale acquisti e a quello vendite

2.2.     Il “sistema di gestione”

Ipotizzare un sistema di gestione che validi una fattura di acquisto merci, non è difficile. Ad esempio la conservazione dell’ordine, dei ddt di consegna, della fattura e dei pagamenti, costituiscono elementi di validazione da tutti i punti di vista.

Se però ipotizziamo documenti più semplici, ad esempio una fattura del servizio Gas , che sistema di controllo dovremmo garantire ? O una fattura del servizio telefonico ? In questi casi il semplice file pdf e magari un pagamento documentato da una banca, saranno percorsi di gestione sufficienti per la validazione?

2.2.1.               La registrazione contabile da parte di terzi

Dobbiamo considerare che delle 5.400.000 partite iva (circa) presenti in Italia, molte affidano la tenuta della loro contabilità a terze parti (commercialisti, ragionieri, associazioni di categoria e centri servizi) .

In queste realtà si ha una sorta di “sdoppiamento” della tenuta dei documenti contabili , da un lato la conservazione e annotazione dei fatti “commerciali” (in azienda) e dall’altra una “ricopiatura” di questi fatti nel sistema contabile documentato regolarmente ma il più delle volte con i soli documenti contabili .

In tale situazione, come andrebbe “interpretata” la realizzazione di un “sistema di controllo di gestione” ?

Diventerebbe necessario conservare unitamente alla parte contabile anche tutti i documenti commerciali ?

3.    Modifica del dm 23/01/2004

Il fondamento della conservazione, fino ad oggi, è stato quello di identificare due canali ben precisi: da un lato il documento “originariamente” elettronico che per essere valido nel tempo “aveva” necessità di Firma digitale e riferimento temporale; dall’altro il documento “analogico” che seguiva un percorso di conservazione diverso dove la “firma digitale” era necessaria solo in fase di chiusura del ciclo di conservazione. Ambedue periodicamente assoggettati a conservazione.

In questo senso vanno tutte le risoluzioni pubblicate fino ad oggi, in questo senso si è formato il “criterio generale di classificazione dei documenti.

Passare a questa nuova dizione risulterà, forse, un po’ complesso. Tuttavia adeguando quanto previsto dal DM e dalle varie circolari , si può adottare anche questo nuovo metodo, sperando che non diventi un nuovo “caso da interpretare” che bloccherà  di nuovo i procedimenti.

4.    Aggiunte della firma del ricevente.

Rimane, a nostro parere, valida l’idea di aggiungere la firma del ricevente, quando non è presente la firma del mittente. Può essere un buon modo per “responsabilizzare” il conservatore ma, al tempo stesso rendere semplici le verifiche.

 

 

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Direttiva cee 2010/45 discussione aperta #agendadigitale

Sul sito del Ministero delle Finanze, è aperta la discussione sulla proposta di decreto per il recepimento della direttiva cee 2010/45  Link qui  

 

Nei prossimi giorni avanzeremo le nostre proposte (un paio pensiamo siano utili)

 

 

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Liberi di non condividere ma non dite che ci mancano le idee

Ancora una Agenda Digitale per l'Italia e ancora una volta proposte per semplificare, migliorare, modernizzare, il paese

http://www.multimediait.com/FILE/VARI/AGENDA-DIGITALE-2.PDF

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