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Il Calcolo dei bolli sui documenti informatici - Domande Frequenti

Ritengo possa essere utile un piccolo riepilogo delle domande più frequenti sulla gestione dei bolli. 

La materia è regolata dal DM 1706/2014  (GU n.146 del 26-6-2014) ARTICOLO 6

Modalita' di assolvimento dell'imposta di bollo su libri, registri ed altri documenti rilevanti ai fini tributari 1. L'imposta di bollo sui documenti informatici fiscalmente rilevanti e' corrisposta mediante versamento nei modi di cui all'art. 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, con modalita' esclusivamente telematica. 2. Il pagamento dell'imposta relativa alle fatture, agli atti, ai documenti ed ai registri emessi o utilizzati durante l'anno avviene in un'unica soluzione entro 120 giorni dalla chiusura dell'esercizio. Le fatture elettroniche per le quali e' obbligatorio l'assolvimento dell'imposta di bollo devono riportare specifica annotazione di assolvimento dell'imposta ai sensi del presente decreto. 3. L'imposta sui libri e sui registri di cui all'art. 16 della tariffa allegata al decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 642, tenuti in modalita' informatica, e' dovuta ogni 2500 registrazioni o frazioni di esse.

 

Vediamo ora le domande più frequenti che ci vengono rivolte.

1 - Per quali documenti devo pagare il bollo e quando. 

il bollo su tutti i documenti informatici emessi o utilizzati nell'anno fiscale precedente, vanno saldati in soluzione unica entro 120 giorni dalla chiusura dell'esercizio. 

Nel caso di anno fiscale coincidente al solare, avremo che entro il 30/04/2016 dovremo saldare i bolli relativi a tutti i documenti emessi o utilizzati nel 2015. 

2 - Pago i bolli sui giornali stampati o sulle registrazioni effettuate ?

Il bollo sul libro giornale è dovuto in ragione di 1 bollo ogni 2500 registrazioni. Per registrazione si intende un intero articolo a prescindere dalle righe di dettaglio.

E' consuetudine (dalla riforma Tremonti del 2001) pagare i bolli sulle registrazioni STAMPATE  tuttavia ognuno è libero di imputare nel sistema il valore che desidera (relativo solo a quelle stampate o a tutte le registrazioni inserite nel gestionale fino al 31.12.2015 o addirittura tutte quelle che si prevede di inserire).

3 - Le scritture di rettifica le stampo nell'anno successivo, i bolli quando li pago ?

La norma prevede che l'intero esercizio venga riportato sul libro giornale entro il termine di 3 mesi dalla presentazione della dichiarazione dei redditi (cioè 1 anno dopo la chiusura) Per intero esercizio si intende TUTTE LE SCRITTURE CONTABILI, anche quelle di rettifica. Quindi si dovrà produrre il giornale COMPRENSIVO delle scritture di rettifica (fino alla chiusura conti almeno). Se questa viene fatta con data esercizio successivo, si dovrà produrre il giornale FINO A COMPRENDERE QUELLE REGISTRAZIONI. In questi casi il bollo dovrà comprendere TUTTE l e registrazioni stampate

Riprendendo il nostro esempio con anno solare coincidente al fiscale. Se nell'anno 2015 ho prodotto il giornale di tutte le registrazioni del 2014, pagherò i bolli solo per quelle. Se nel 2015 ho prodotto il giornale delle registrazioni 2014 e dei primi 3 mesi del 2015 fino a comprendere la chiusura dell'esercizio 2014, pagherò il bollo per tutte le registrazioni stampate a prescindere dall'anno fiscale  a cui si riferiscono . 

4 - Come procedo per il calcolo con i vostri programmi ?

I nostri programmi offrono una funzione specifica per la gestione bolli (Firma --> Gestione Bolli) Qui trovate il manuale completo sull'argomento. 

 

Bollo su documenti informatici #conservazionedigitale

Dopo lunghe discussioni e mesi passati nel dubbio, arrivano la tanto attese delucidazioni sul pagamento dei bolli relativi a documenti informatici.  

Inutile dire che tutti i 1500 studi nostri clienti hanno già fatto i conteggi ed hanno già gli F24 pronti con scadenza 30 Aprile, per fortuna l'interpretazione adottata risulta quella giusta. Qui trovate la RISOLUZIONE N. 43/E

Sintesi 

1 - Detrarre gli acconti

Vanno detratti gli acconti versati a gennaio 2014 con F23, e per quanto riguarda gli ulteriori residui di credito, pare si debba chiedere il rimborso 

si precisa infine, che nel diverso caso in cui l’importo pagato a titolo di acconto, nel mese di gennaio 2014 con il modello F23, risulti superiore all’imposta di bollo dovuta per i documenti informatici emessi o utilizzati per l’anno 2014, la differenza di imposta potrà essere chiesta a rimborso ai sensi dell’art. 37 del DPR n. 642.

2 - Si applica SOLO ai documenti informatici

viene precisato che sono compresi nella norma i soli documenti informatici soggetti ad imposta di bollo secondo le tariffe 16 e 13 del DPR N. 642/72. 

In relazione a tale disposizione, si osserva in via preliminare, che per “documenti informatici fiscalmente rilevanti” ai fini dell’applicazione dell’imposta di bollo nei modi previsti dal DM devono intendersi i libri e registri di cui all’art. 16, lettera a), della tariffa, parte prima, allegata al DPR n. 642 del 1972 e le fatture, note e simili di cui all’art. 13, n. 1, della tariffa, parte prima, allegata al citato DPR.

 

3 - Conteggi a registrazioni (anche per i verbali)

La risoluzione ribadisce che il conteggio dei bolli va effettuato a registrazioni (ogni 2500 registrazioni o frazioni) . Su questo punto rimane l'annoso dubbio dei libri sociali (tipo libri verbali assemblea o simili) che con le registrazioni nulla hanno a che fare. Su questi continuiamo a sostenere che il calcolo delle RIGHE , ipotizzando che ogni pagina sia composta da 25 righe, non genererà sicuramente una imposta inferiore ad analoghi libri cartacei e difficilmente potrà essere contestata. 

Per i giornali si continuerà a calcolare gli "articoli" intendo un articolo completo di dare e avere l'equivalente di "una registrazione" o come già stato spiegato da altre risoluzioni "una evidenza contabile a prescindere dalle righe di dettaglio".

4 - Su quali documenti calcolare i bolli

Vanno presi in esame TUTTI I DOCUMENTI PRODOTTI NELL'ANNO SOLARE . Ci sembra estremamente chiaro , a questo punto, il concetto dell'applicazione dell'imposta, a  prescindere dal contenuto dei documenti, occorre calcolare l'imposta su quelli "emessi o utilizzati" nell'anno solare. Per cui si stampi il giornale dell'anno fiscale precedente, di quello in corso, che si faccia un verbale di assemblea che riguarda il futuro, non ha alcuna importanza. Per ogni documento emesso va calcolato l'importo dovuto ed effettuato un versamento unico. 

Inutile dire che ciò, in futuro, comporterà discreti problemi di "memoria", riteniamo quindi che rimarrà indispensabile proseguire con le metodologie già impostate, cioè mantenere per ogni anno un registro dei documenti prodotti , dei relativi bolli calcolati e dei versamenti effettuati (come è attualmente nella gestione Bolli dei nostri programmi).

Coerentemente con l’interpretazione già resa con la circolare n. 5 del 2012 con riferimento al previgente DM del 23 gennaio 2004, si ritiene che “l’anno” debba essere inteso come anno solare e che l’imposta relativa alle fatture, agli atti, ai documenti ed ai registri emessi o utilizzati debba essere calcolata in relazione a tale periodo.

5 - Questioni aperte

Dalle circa 2000 telefonate di questo ultimo mese, è venuto fuori che alcune agenzie (locali) avevano interpretato diversamente la norma e consigliato comportamenti diversi. 

Riteniamo sia opportuno SANARE eventuali anomalie subito e ripresentarsi all'Agenzia con cui si è discusso con la nuova risoluzione in mano. 

 

 

Ri parliamo di bolli sui documenti informatici

Le numerose telefonate relative ai bolli ci spingono a fare una comunicazione riepilogativa di quello che è emerso in questi mesi. 

Sulla gestione dei bolli c'è ancora tanta confusione ed è auspicabile che proprio i Commercialisti, che son quelli che ci chiedono "cosa fare" prendano una posizione seria su questa questione. 

Lo stato attuale o meglio la legge vigente è il DM 17/06/2014 che trovate anche qui . Quello che ci interessa è l'articolo 6 che riportiamo a fine commento. 

Poichè i bolli sono regolati SOLO in quell'articolo , il nostro parere è che tutte le altre ipotesi e considerazioni siano inutili.

Per cui il pensiero "normale" è che i bolli si pagano entro 120 giorni dalla chiusura dell'esercizio. E  si pagano, sui documenti emessi o utilizzati nell'anno

Sembra chiaro ma  proliferano i dubbi, non pretendiamo di affrontare tutta la problematica ma di concentrarci su cosa e come versare. 

Chi ha versato l'acconto nel 2014

Chi ha versato già un acconto, la prima cosa che deve fare è capire se vi è un debito o no. Ammesso che vi sia da versare, si potrà:

A - versare entro i 120 gg da fine esercizio con F24 

B - versare con la vecchia norma (che però è abolita)

cioè con F23 entro gennaio. Ma se si dovesse applicare la vecchia norma vien poi da chiedersi se versare o meno un acconto visto che la vecchia norma lo prevedeva. ma facciam finta di nulla e versiamo il saldo tralasciando il calcolo dell'acconto. 

C - calcolare saldo con scadenza vecchia norma e versare con le regole della uova

calcolare il saldo a gennaio e versarlo con f24 

tutti e tre i metodi a nostro parere sono legittimi. la norma, se prendiamo solo l'articolo 6, non lascia dubbi, ma ognuno può optare per la soluzione che ritiene più idonea. 

I nostri programmi da oggi prevedono sia F23 che F24  , l'acconto si può mettere o togliere. Dai prossimi giorni sarà disponibile anche l'esportazione dell'F24 per le procedure TeamSystem e per Entratel.

La norma

Art. 6 Modalita' di assolvimento dell'imposta di bollo su libri, registri ed altri documenti rilevanti ai fini tributari

1. L'imposta di bollo sui documenti informatici fiscalmente rilevanti e' corrisposta mediante versamento nei modi di cui all'art. 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, con modalita' esclusivamente telematica.

2. Il pagamento dell'imposta relativa alle fatture, agli atti, ai documenti ed ai registri emessi o utilizzati durante l'anno avviene in un'unica soluzione entro 120 giorni dalla chiusura dell'esercizio. Le fatture elettroniche per le quali e' obbligatorio l'assolvimento dell'imposta di bollo devono riportare specifica annotazione di assolvimento dell'imposta ai sensi del presente decreto.

3. L'imposta sui libri e sui registri di cui all'art. 16 della tariffa allegata al decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 642, tenuti in modalita' informatica, e' dovuta ogni 2500 registrazioni o frazioni di esse.

Quest'anno non comunico #conservazionedigitale

Il comma 1 dell'art. 5 del Decreto Ministero Economia e Finanze del 17 giugno, precisa che in sostituzione della "comunicazione dell'impronta".... 

1. Il contribuente comunica che effettua la conservazione in modalita' elettronica dei documenti rilevanti ai fini tributari nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo di imposta di riferimento

Poiché il modulo di dichiarazione del 2014 (anno fiscale 2013) è già stato pubblicato, per quest'anno chi effettua la conservazione digitale dei documenti fiscali, non dovrà ne' indicarlo in dichiarazione ne' inviare la comunicazione dell'impronta.

Rimane invece il dubbio, sollevato da alcuni, sul saldo dei bolli. In caso di debito, sarebbe più complesso seguire la vechia normativa che la nuova, in caso di credito, quel che serve è solo la possibilità di indicarlo nel F24 (per i quali serviranno i codici tributi giusti) .

Val la pena anche sottolineare che chi avvia oggi la conservazione digitale di Libri e registri non deve neppure versare l'acconto dei bolli. 

Di questo ed altro parleremo diffusamente negli incontri tecnici del 21/07 e del 5 e 19/09 Iscrizioni qui

Impronte archivi informatici #agendadigitale

Oggi scade il termine per la spedizione delle impronte degli archivi informatici formati nell'anno 2013. Scade anche il termine per il pagamento dei saldi e degli acconti relativi ai bolli sui documenti informatici.

A partire da Lunedi i bolli potranno essere versati solo con il modello f24 elide e non si potrà continuare ad utilizzare il modello f23.

Colgo l'occasione per ricordarvi anche che cambiano i codici dei versamenti, per il versamento normale si dovrà utilizzare il codice ​1505 Imposta di Bollo, mentre per le sanzioni, il codice pare sia A136 ​ LOCAZIONE E AFFITTO DI BENI IMMOBILI – Imposta di Bollo - Avviso di Liquidazione dell’Imposta-Irrogazione delle Sanzioni. Dico pare poichè la descrizione è un pò ambigua.

Le attività di pagamento dei bolli e invio delle impronte sono state , come sempre, più complesse di quelle di emissione e conservazione dei documenti .

Tanto per dare una idea , basta guardare il numero di telefonate che abbiamo ricevuto in questi due mesi, 1.418 nel mese di Dicembre (mese di chiusura degli archivi) e 1936 nel mese di Gennaio (spedizione impronte e pagamento bolli).

Proposte e richieste di semplificazione ne sono state fatte parecchie e sembra che un decreto in sostituzione del DM 23/01/2004 sia pronto da firmare . Le novità che dovrebbero essere introdotte sono diverse e ne abbiamo già parlato , si va dalla cadenza di conservazione che diventa annuale per tutti i documenti, all'abolizione della spedizione dell'impronta e dell'acconto sui bolli.

Riguardo l'ultimo argomento ho sempre espresso dei dubbi , non perchè non sia giusto anzi, la pratica degli acconti non è affatto comoda, ma solo per il fatto che il nostro Governo ha sempre bisogno di soldi e l'abolizione dell'acconto comporta degli incassi in meno.

La cifra è  irrisoria poichè sono ancora poche le aziende che generano documenti informatici (nel 2013 solo 140mila soggetti hanno dichiarato archivi elettronici su 6milioni di partite iva circa) ma per quanto piccola occorre in qualche modo trovare la copertura. 

Ci auguriamo quindi che , a prescindere dagli acconti, almeno sugli altri punti si arrivi , quanto prima ad una semplificazione. 

 

 

 

Conservazione digitale, a gennaio Bolli e Impronte

Calcolo dei bolli.

Entro il mese di gennaio occorre effettuare il calcolo definitivo dei bolli da pagare per i documenti informatici “formati o emessi “ nell’anno precedente.

Contestualmente al versamento del saldo (totale dovuto meno acconto già versato) si provvede al versamento dell’acconto per quelli che verranno emessi o formati nell’anno 2014.

Sono soggetti a bollo:

  • I libri giornale
  • Il libro degli inventari
  • I libri sociali come quello dei Verbali di assemblea, del consigli di amministrazione, del collegio di revisione etc.

Il comma 2 dell’art. 7 del DM 23/01/2004 precisa che l’imposta va calcolata in base al numero delle registrazioni e non in base al numero delle pagine (ogni 2500 registrazioni).

In caso di difficoltà nel rilevare il numero di registrazioni (in un verbale è difficile determinare gli accadimenti contabili) si consiglia di considerare ogni riga scritta come una registrazione .

Il versamento è ammesso con Modello F23 esclusivamente per i registri di e i libri di cui all’art. 16 della tariffa , allegata al DPR 642 del 26/10/1972 . Codice tributo 458 T

Il Nuovo F24 elide consentirà anche il pagamento di questo tributo, ma al momento i codici da utilizzare non sono pubblicati quindi per i versamenti di questo gennaio è indispensabile usare ancora l’F23.

Comunicazione del pagamento

Effettuato il pagamento va prodotta una comunicazione da inviare all’Agenzia competente.

Si può inviare in modalità cartacea o elettronica. Nel caso di invio elettronico è bene utilizzare la PEC della ditta che effettua il pagamento (e non la PEC del professionista). Non è necessario allegare copia dell’F23, basta inserire gli estremi del pagamento

Generazione della comunicazione dell’impronta

Gli archivi relativi a documenti fiscali, devono essere comunicati all’Agenzia delle Entrate , anche questi entro il mese di gennaio (per le ditte con anno fiscale coincidente con quello solare)

Le ditte con anno fiscale sfalsato , devono fare l’invio della comunicazione entro 120 gg. Dal termine di presentazione della dichiarazione dei redditi che, di solito, è 9 mesi dopo il termine dell’anno fiscale.

Difatti nel caso di anno fiscale che si conclude a dicembre , la dichiarazione viene inviata entro settembre dell’anno successivo e l’impronta degli archivi entro gennaio dell’anno ancora successivo (9 mesi + 4 )

Nel caso di anno fiscale che si conclude a giugno, avremo dichiarazione a Marzo dell’anno successivo e invio impronta entro il 31 luglio. 

Eventuali commenti nel Forum

Quei Bolli versati oggi validi per il 2015

Se cercate nel forum e nei documenti del sito trovate una marea di articoli e manuali che riguardano i Bolli sui documenti informatici e le loro modalità di assolvimento. Val la pena quindi riepilogare la situazione normativa e poi raccontare gli utlimi fatti.

I bolli sui documenti informatici sono regolati dal DM 23/01/2004 art. 7 che fa riferimento alle modalità di versamento previste dal decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 237.

Cosa occorre fare ?

in primis (cosi dice il dm ) "L'interessato presenta all'Ufficio delle entrate competente una comunicazione contenente l'indicazione del numero presuntivo degli atti,  dei documenti e dei registri che potranno essere emessi o utilizzati durante l'anno, nonché l'importo e gli estremi dell'avvenuto pagamento dell'imposta."

Il decreto quindi parla espliitamente e chiaramente di documenti , atti, registri emessi durante l'anno. Non definisce un momento in cui si debba fare questa attività ma specifica la natura preventiva rispetto all'azione di emissione.

Che cosa si intenda per emissione viene chiarito nel comma successivo dove si stabilisce che :

"Entro il mese di gennaio dell'anno successivo è presentata dall'interessato all'Ufficio delle entrate competente una comunicazione contenente l'indicazione del numero dei documenti informatici, distinti per tipologia, formati nell'anno precedente e gli estremi del versamento dell'eventuale differenza dell'imposta."

E' molto esplicito quindi il riferimento ai documenti atti e registri e quello alla emissione e formazione.

Circolare 5E

La circolare 5/e del 2012 ribalta un pò i punti di visti ma rimanda al dm su citato per i documenti informatici

Si osserva preliminarmente che i registri - a prescindere dal formato digitale o analogico - scontano l’imposta di bollo, se dovuta, prima di essere
posti in uso. Vale a dire, antecedentemente al momento della prima registrazione relativa al periodo d’imposta, secondo quanto stabilito dall’articolo 2 del decreto  del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 642, ai sensi del quale  “L’imposta di bollo è dovuta fin dall’origine per gli atti, i documenti e i registri  indicati nella parte prima della tariffa, se formati nello Stato, ed in caso d’uso  per quelli indicati nella parte seconda.” (cfr. anche la circolare del 22 ottobre  2001, n. 92/E, paragrafo 2.1). ......

Nel caso in cui il contribuente opti per la tenuta come documenti informatici, l’imposta è assolta secondo la modalità e nei termini di cui all’articolo 7 del D.M. 23 gennaio 2004

Cosa è Accaduto ieri a fronte della presentazione di una lettera per il pagamento dei bolli 

Ciao a tutti, il cliente che inizia ad archiviare i libri giornale e gli inventari del 2012, ha generato gli F23 e le lettere Agenzia Entrate. Oggi è andata all'Agenzia Entrate ma la persona dell'agenzia ha sostenuto che con quelle lettere i bolli saranno utilizzabili solo per le registrazioni del 2014. Allego una lettera ad esempio. E' corretta per l'archiviazione 2012?

Se viene interpretata alla lettera la circolare 5e prima parte, il pagamento sarebbe valido per le registrazioni del 2014 che verranno emesse e formate COME LIBRI DOCUMENTI ATTI E REGISTRI, entro dicembre del 2015.

Se si interpreta la seconda parte come preminente allora stiamo comunicando i documenti che verranno prodotti "nell'anno",  possiamo quindi utilizzare il versamento per quelli del 2012 che emetteremo o formeremo entro dicembre 2013.

Ma si può andare avanti così ?

 

 

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Briefing Conservazione sostitutiva 2013

Briefing on line Conservazione sostitutiva 2013Manca poco più di una settimana all'incontro "on line" sulla Conservazione Sostitutiva dei documenti fiscali ed è tempo di prepararsi affinchè l'evento sia costruttivo e interattivo.

Anche se si svolge in video conferenza, potete inoltrare domande scritte fin da ora (aggiungete commenti al blog) o intervenire di persona il giorno dell'evento (anche voi in video conferenza) .

Cosa tratteremo lo sapete già ma è bene fare un piccolo riepilogo. 

Dopo una brevissima introduzione di Claudio Caprara (direttore commerciale MultiMedia it)  e del Dott. Roberto Pasquini (ideatore di www.commercialistatelematico.com nonchè utilizzatore dal 2004 dei nostri sistemi di conservazione sostitutiva) lasceremo la parola al Dott. Mario Carmelo Piancaldini dell'Agenzia delle Entrate, Direzione Centrale Accertamento, Settore Analisi e strategie, Ufficio Imprese minori e lavoratori autonomi. 

Nel suo intervento ci aggiornerà sui numeri (gli archivi digitali fiscali vengono segnalati all'Agenzia con apposita comunicazione) e soprattutto sulla evoluzione delle norme (cambierà il DM 23/01/2004 ?) .

In quanto rappresentante italiano presso l'European Multi Stakeholder Forum on e-invoicing ci parlerà anche degli sviluppi della fattura elettronica in Italia e in Europa e delle prossime scadenze di attuazione del progetto Fattura elettronica P.A..

Sono sicuro che avrete molte domande da porgli, quindi preparatevi e, se sono questioni complesse, inoltratetele anticipatamente magari inserendo commenti a questo blog.

Dott. Mario Carmelo Piancaldini

Laurea in Economia e Commercio (Università di Bari) ha acquisito l'abilitazione di Dottore Commercialista. Dopo un paio di esperienze lavorative in alcune aziende private, è entrato, dall'ottobre 1997, in organico al Ministero delle Finanze/Agenzia delle Entrate in qualità di funzionario presso l'Ufficio di Vicenza; dalla fine del 1999 è entrato in organico alla Direzione Centrale Accertamento dove si è specializzato nell'attività di analisi del rischio e nella ingegnerizzazione delle banche dati dell'Amministrazione finanziaria.

 

Dal 2004 ricopre incarichi dirigenziali: fino al 2009 ha diretto l'Ufficio Verifiche e dal 2009 è responsabile dell'Ufficio Imprese minori e lavoratori autonomi, sempre presso la Direzione Centrale Accertamento de II' Agenzia delle entrate. Partecipa abitualmente a commissioni, gruppi di lavoro, comitati in Italia e all'estero.

 

Dal maggio 2011 è stato nominato rappresentante italiano presso l'European Multi Stakeholder Forum on e-invoicing.

 

Ha svolto e svolge docenze per conto dell'Agenzia delle entrate e della Scuola Superiore dell'Economia e delle Finanze ed è autore di alcune pubblicazioni.


Il Dott. Claudio Rorato Project Manager dell’Osservatorio ICT & Commercialisti della School of Management del Politecnico di Milano, ci presenterà i risultati della Ricerca 2012 ICT& Commercialisti, condotta dalla School of Management del Politecnico di Milano insieme al Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (CNDCEC) e al suo istituto di Ricerca (IRDCEC). L’Osservatorio, che nel 2013 si è evoluto abbracciando, oltre ai Commercialisti, anche altre figure professionali vicine alle imprese (Avvocati e Consulenti del Lavoro), ha affrontato il tema della diffusione delle ICT nell’ambito degli Studi di Commercialisti, verificando se e come queste possano generare valore per gli Studi, per il sistema studio impresa e, su scala più ampia, per il sistema economico nel suo complesso

Laureato in Economia e Commercio presso l’università Luigi Bocconi, Claudio Rorato collabora con la School of Management del Politecnico di Milano in qualità di Senior Advisor and Research Fellow, occupandosi sia di attività di consulenza direzionale sia di ricerca applicata con la responsabilità degli Osservatori ICT&Professionisti e Agenda Digitale. Ha ricoperto incarichi pubblici e manageriali e di temporary general management per aziende private. Giornalista dal 1990, ha scritto e collabora con importanti testate nazionali.”

 

Dott. Claudio Rorato


Ma gli utenti sono soddisfatti delle norme in vigore ? Accettano volentieri gli obblighi imposti dalla conservazione sostitutiva o rinunciano perchè spaventati da scadenze, meccanismi, procedimenti controlli e tutto quanto è richiesto ?

Ci porterà il suo punto di vista il Dott. Giorgio Confente, Avvocato, esperto di normativa fiscale e soprattutto di conservazione sostitutiva

Dott. Giorgio Confente

Avvocato in Milano, Giorgio Confente è specializzato in consulenza e assistenza legale e fiscale ad aziende e studi professionali. Esperto in materia d'IVA e di fiscalità internazionale, si occupa anche di insegnamento, formazione e divulgazione nel suo campo.

 

è membro della commissione “Norme di comportamento di comune interpretazione in materia tributaria” dell’Associazione Italiana Dottori commercialisti e membro del consiglio direttivo di ANORC (Associazione nazionale operatori e responsabili della conservazione sostitutiva).

 

 

 

 

Lo Studio Confente offre consulenza e assistenza in materia di: IVA nazionale e internazionale, adempimenti IVA per società non residenti, fatturazione elettronica e conservazione digitale dei documenti fiscali e amministrativi, assistenza alle aziende durante le verifiche fiscali, contenziosi tributari in materia di fiscalità diretta e indiretta, formazione professionale e attività editoriale.


Possiamo pretendere che tutti siano dotati di firma digitale ? o dobbiamo prevedere altre modalità di dematerializzazione dei documenti ? Il pensiero va ovviamente alla F.E.A. Firma Elettronica Avanzata, un processo e non un prodotto che può realmente aiutare nella conversione digitale degli archivi. Argomento di cui ci parlerà il Dott. Nicola Savino .

Sono un Records Manager, consulente esperto per la conservazione sostitutiva e fatturazione elettronica e Computer Forensics Expert. Laureato in Ingegneria Informatica presso l’Università di Napoli Federico II, mi sono specializzato nel tempo nelle tematiche dell’archiviazione e conservazione dei documenti informatici, firma digitale, management dei sistemi informativi e gestione elettronica documentale(GED).

 

 

Come Records e Document Manager sono responsabile della gestione, conservazione e formazione delle informazioni di diverse aziende e pubbliche amministrazioni, oltre ad avere una conoscenza specifica nel settore della gestione elettronica documentale.

Dott. Nicola Savino

Al termine anticiperemo le novità in corso di rilascio sui nostri sistemi di conservazione sostitutiva. Parleremo di accesso web agli archivi digitali, di ricezione e conservazione di documenti "originariamente elettronici" e di riconoscimento automatico.

Vi aspettiamo il 18 ottobre alle ore 10  

Qui il link per l'iscrizione   

 

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Aumenta l'imposta di bollo

LEGGE 24 giugno 2013, n. 71 

Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 26 aprile 2013, n. 43, recante disposizioni urgenti per il rilancio dell'area industriale di Piombino, di contrasto ad emergenze ambientali, in favore delle zone terremotate del maggio 2012 e per accelerare la ricostruzione in Abruzzo e la realizzazione degli interventi per Expo 2015. Trasferimento di funzioni in materia di turismo e disposizioni sulla composizione del CIPE. (13G00117)

.......3. A decorrere dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, le misure dell'imposta fissa di bollo attualmente stabilite in euro 1,81 e in euro 14,62, ovunque ricorrano, sono rideterminate, rispettivamente, in euro 2,00 e in euro 16,00. ...

Occorre quindi modificare tutti gli importi nel Tariffario imposte di bollo prima di calcolare eventuali acconti. Chi ha già versato l'acconto, applicherà l'aumento sul saldo .

Chi ha già stampato dei libri o registri soggetti a bollo PRIMA del 25/06 può fare due conteggi, elaborare il saldo al 25/06 con la vecchia tariffa e poi calcolare il saldo a gennaio con la nuova per il periodo stampato tra il 25/06 ed il 31/12.

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