Il DM che ha dato il via alla conservazione sostitutiva dei documenti fiscali compie oggi 10 anni.
10 anni nell'informatica sono tanti,
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2004 |
2014 |
Hard disk di un pc |
80/120 gb |
500/2000 gb |
Nastro per il backup |
20/40 gb |
200/800 gb |
ProcessoRE |
Pentium 4 2.8 ghz |
i5 quad core 3ghz |
Internet velocità media download |
< 1mbit |
4/ 5 mbit |
Reti lan velocità |
10/100 mbit |
1 gigabit |
Nonostante questa evoluzione degli strumenti, il numero di aziende che hanno attivato la conservazione sostitutiva dei documenti tributari rimane assai limitato (intorno ai 150mila soggetti) così come è molto limitato lo scambio di fatture elettroniche e ancor più la conservazione di fatture elettroniche.
Che l'Italia sia un paese restio ai cambiamenti lo sappiamo , ma questa scarsa propensione all'uso dei documenti informatici è qualche cosa di più di una antipatia , potremmo considerarla un vero e proprio fallimento della volontà di innovazione e semplificazione tanto sbandierata da tutti i Governi che si sono alternati in questi 10 anni.
Per quale motivo le imprese italiane rinunciano, alle semplificazioni e ai vantaggi derivanti dall'uso dei documenti informatici ?
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