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E tutto chiaro ? #conservazionedigitale

Libera discussione sulle norme per la conservazione digitale dei documenti e, in particolare sulla conservazione dei documenti fiscali.


Incontro On line aperto a tutti


Martedì 17 Febbraio ore 14,30 (inizio evento ore 15,00)


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Ri parliamo di bolli sui documenti informatici

Le numerose telefonate relative ai bolli ci spingono a fare una comunicazione riepilogativa di quello che è emerso in questi mesi. 

Sulla gestione dei bolli c'è ancora tanta confusione ed è auspicabile che proprio i Commercialisti, che son quelli che ci chiedono "cosa fare" prendano una posizione seria su questa questione. 

Lo stato attuale o meglio la legge vigente è il DM 17/06/2014 che trovate anche qui . Quello che ci interessa è l'articolo 6 che riportiamo a fine commento. 

Poichè i bolli sono regolati SOLO in quell'articolo , il nostro parere è che tutte le altre ipotesi e considerazioni siano inutili.

Per cui il pensiero "normale" è che i bolli si pagano entro 120 giorni dalla chiusura dell'esercizio. E  si pagano, sui documenti emessi o utilizzati nell'anno

Sembra chiaro ma  proliferano i dubbi, non pretendiamo di affrontare tutta la problematica ma di concentrarci su cosa e come versare. 

Chi ha versato l'acconto nel 2014

Chi ha versato già un acconto, la prima cosa che deve fare è capire se vi è un debito o no. Ammesso che vi sia da versare, si potrà:

A - versare entro i 120 gg da fine esercizio con F24 

B - versare con la vecchia norma (che però è abolita)

cioè con F23 entro gennaio. Ma se si dovesse applicare la vecchia norma vien poi da chiedersi se versare o meno un acconto visto che la vecchia norma lo prevedeva. ma facciam finta di nulla e versiamo il saldo tralasciando il calcolo dell'acconto. 

C - calcolare saldo con scadenza vecchia norma e versare con le regole della uova

calcolare il saldo a gennaio e versarlo con f24 

tutti e tre i metodi a nostro parere sono legittimi. la norma, se prendiamo solo l'articolo 6, non lascia dubbi, ma ognuno può optare per la soluzione che ritiene più idonea. 

I nostri programmi da oggi prevedono sia F23 che F24  , l'acconto si può mettere o togliere. Dai prossimi giorni sarà disponibile anche l'esportazione dell'F24 per le procedure TeamSystem e per Entratel.

La norma

Art. 6 Modalita' di assolvimento dell'imposta di bollo su libri, registri ed altri documenti rilevanti ai fini tributari

1. L'imposta di bollo sui documenti informatici fiscalmente rilevanti e' corrisposta mediante versamento nei modi di cui all'art. 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, con modalita' esclusivamente telematica.

2. Il pagamento dell'imposta relativa alle fatture, agli atti, ai documenti ed ai registri emessi o utilizzati durante l'anno avviene in un'unica soluzione entro 120 giorni dalla chiusura dell'esercizio. Le fatture elettroniche per le quali e' obbligatorio l'assolvimento dell'imposta di bollo devono riportare specifica annotazione di assolvimento dell'imposta ai sensi del presente decreto.

3. L'imposta sui libri e sui registri di cui all'art. 16 della tariffa allegata al decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 642, tenuti in modalita' informatica, e' dovuta ogni 2500 registrazioni o frazioni di esse.

#conservazione digitale comunicazione impronta

L'impronta degli archivi informatici formati nell'anno 2014 NON VA INVIATA. L'obbligo di comunicazione è stato abolito con il DMEF 18/06/2014 che elimina completamente l'obbligo abrogando il DMEF 23/01/2004 che lo istituiva. 

L'incertezza derivava dai commi 2 e 3 dell'Art. 7 che precisano

2. Dalla data di entrata in vigore del presente decreto e' abrogato il decreto del Ministro dell'economia e delle finanze del 23 gennaio 2004.
3. Le disposizioni di cui al decreto 23 gennaio 2004 continuano ad applicarsi ai documenti gia' conservati al momento dell'entrata in vigore del presente decreto.

Ma l'Agenzia delle Entrate con la risoluzione n. 4/E del 19/01/2015, ha fugato ogni dubbio. 

 

Split Payment in fattura elettronica pa

Da gennaio vige la regola dello Split Payment, sostanzialmente l'iva relativa alle fatture emesse verso la p.a., non viene pagata al fornitore, ma viene versata direttamente all'erario. 

Il problema pare sia quello di come indicare lo split payment nella fattura elettronica che prevede campi molto specifici. 

Alcune precisazioni,

l'iva c'è, viene versata dal cliente (pubblica amministrazione) in luogo del fornitore. Il fornitore, di fatto , si troverà con una annotazione iva non dovuta e per lui il debito diventa zero.

Per l'acquirente però l'operazione è soggetta ad Iva quindi I singoli prodotti della fattura elettronica dovranno riportare l'aliquota, il riepilogo dovrà riportare i totali distinti per aliquota 

Quindi non si tratta di "non esporre l'iva" ma di escluderla dal pagamento e trattarla sia dal punto di vista finanziario che di liquidazione periodica e contabile, in un modo specifico.

I campi della Fepa

Vediamo  i campi che , a nostro parere, dovranno essere valorizzati correttamente. 

Sezione 2.2.1, Dettaglio linee

nel dettaglio  linee i prodotti saranno assoggettati ad iva normale

Sezione 2.2.2 Dati Riepilogo

1 Esigibilità  

Non è ne differita ne immediata, è regolata tra l'Ente e l'Erario, quindi si ritiene si possa lasciare non compilato.

L'aliquota va applicata, potrebbe però essere opportuno specificare nel campo Riferimento Normativo che si tratta di iva applicata secondo Art.17 ter DPR 633/1972  ma non è indispensabile. Il Riferimento Normativo è obbligatorio solo in caso di non applicazione dell'iva.


Su questo punto va detto che un eventuale aggiornamento del campo "Esigibilità Iva" potrebbe chiarire ogni dubbio.

Sezione 2.4 Dati pagamento

qui abbiamo la differenza sostanziale, l'importo da pagare è solo quello relativo all'imponibile.

Così la fattura dovrebbe essere corretta da tutti i punti di vista tuttavia occorre aspettare l'emanazione del decreto attuativo o di una eventuale circolare per avere certezze in merito.

Nel frattempo chi deve assolutamente inviare una fattura elettronica con lo Split Payment può seguire queste indicazioni.

Pagamento bolli con F23

In questi giorni ci sono due scuole di pensiero riguardo al pagamento dei bolli. 

C'è chi sostiene che occorre pagarli con il modello f23 secondo la vecchia normativa (cioè entro gennaio) senza però versare l'acconto. 

C'è chi sostiene che occorre pagarli con la nuova normativa, modello f24 ordinario e entro 120 giorni dalla chiusura dell'esercizio (attenzione a quelli con esercizio sfalsato) 

Per il primo caos NON E' NECESSARIO alcun aggiornamento dei nostri programmi. In fase di generazione di F23 basta spuntare SOLO la voce Saldo e togliere l'acconto per il nuovo anno. Il programma detrae gli acconti versati e genera il modello solo con il saldo. Per questi casi si può anche generare la lettera. 

Per chi vuole pagare con f24 entro i famosi 120 giorni, è in corso di test il programma con l'opzione per generare un F24 telematico da importare poi nelle procedure gestionali o in Entratel. 

 

Il primo elenco di conservatori accreditati Agid

Finalmente l'Italia ha dei conservatori accreditati. L'annuncio è di oggi ed è corredato dai nomi dei relativi responsabili e dai manuali predisposti da ognuno. Avremo di che leggere durante le vacanze.

http://www.agid.gov.it/agenda-digitale/pubblica-amministrazione/conservazione/elenco-conservatori-attivi

Tanti auguri a tutti.

p.s.
Ci han ripensato, il nuovo link è il seguente  http://www.agid.gov.it/agenda-digitale/pubblica-amministrazione/conservazione/elenco-conservatori-accreditati . 

 

Dichiarazioni di intento nuova procedura

Le dichiarazioni di intento venivano inviate dal Fornitore all'ade sulla base delle dichiarazioni ricevute dai Clienti. Ora la procedura è cambiata. 

Il cliente che intende usufruire della non imponibilità deve inviare tramite all'ADE, le sue dichiarazioni d'intento (mezzo Entratel). Il Servizio rilascia la ricevuta che il cliente invierà ai suoi fornitori insieme alla lettera relativa. 

L'invio può essere effettuato tramite pec, l'importante è allegare alla dichiarazione anche la ricevuta di spedizione. 

Cosa conservare : File di spedizione (riprodotto su modello), ricevute di spedizione , le lettere inviate ai fornitori e le relative ricevute pec. 

Dall'Agid un guida per il manuale #conservazionedigitale

Potrei dire che cambiando l'ordine degli addendi il risultato non cambia.

La guida alla compilazione del manuale della conservazione digitale diffusa dall'Agid ripropone sostanzialmente anche se in ordine diverso, gli stessi punti del manuale standard che abbiamo già distribuito ai nostri utenti.

Tuttavia ci sono dei suggerimenti interessanti che invitano ad escludere alcune informazioni, quindi rivisiteremo lo standard per proporvi, quanto prima, una soluzione più semplice che segua il nuovo ordinamento .

Qui il link alla pubblicazione 

 

 

#conservazionedigitale , c'è la voglia permane la paura

Solo ora riesco a pubblicare qualche sintesi dell'incontro di Lunedì scorso. 

In primis grazie a tutti, ai partecipanti, ai relatori, agli esperti che sono intervenuti. Non siamo riusciti a dare una risposta agli oltre 2000 post arrivati in 240 minuti, anche per il tempo perso a causa delle difficoltà di collegamento ma alcune risposte secche le abbiamo  e proviamo a riassumerle. 

Comunicazione delle impronta. 

Come si pensava, non è assolutamente necessaria per i documenti conservati nell'anno 2014 , siano essi relativi all'anno in corso o relativi all'anno precedente.

Salta anche la segnalazione nel modello Unico, poiché non era possibile modificarlo a seguito del DM uscito a giugno , quindi la prima segnalazione relativa alla conservazione dei documenti informatici si farà con l'Unico del 2014 (che invieremo nel 2015) Slide 9 della relazione del Dott. Mario Carmelo Piancaldini 

I bolli

La questione bolli non è chiarita anche se il Dott. Piancldini dopo una rilettura del testo del dm ha confermato che a suo parere (non è parere dell'amministrazione) la dicitura "....agli atti, ai documenti ed ai registri emessi o utilizzati durante l'anno " non può che riferirsi all'anno solare. 

Il tutto dovrebbe essere ulteriormente precisato in un documento attualmente "In fase di redazione, documento di prassi per il chiarimento delle disposizioni del DM 17.06.2014" slide 3 .

Poiché siamo a fine anno e sono numerosi quelli che "DEVONO AGIRE" che vuol dire produrre le stampe, l'unico consiglio che possiamo dare è quello di seguire il solito iter di analisi della situazione bolli per regolarizzarli nel migliore dei modi. L'iter cambia a seconda che si provenga da una tenuta cartacea pre numerata, da una non pre numerata e bollata progressivamente e a seconda che si sia versato con f23 o con marche. I nostri assistenti sono a dispozione per valutare ogni situazione e caricare i dati nel software in maniera corretta (ricordiamo che nel prospetto bolli vanno solo i bolli (458T) e non le eventuali sanzioni)

Il ruolo dei commercialisti 

Il DOtt. De Benedictis è commercialista e responsabile della conservazione, sa bene quanti adempimenti devono assolvere le imprese ed è giusta la sua posizione che chiede attenzione da parte della pubblica amministrazione, attenzione a non chiedere troppo , attenzione a incentivare la conservazione digitale (che semplifica i controlli) con semplificazioni immediate. Il Dott. De Benedittis nel suo intervento ha anche auspicato che la categoria sia promotore della innovazione e non spettatore passivo "quasi come dovere deontologico". 

La fattura PA

Il Dott. Gerardo De Caro ha fatto il punto sul procedimento di spedizione delle fatture alla p.a. dandoci anche qualche dato interessante, oltre 500mila le fatture recapitate (a fine settembre) circa il 25% scartate, pochissime quelle non recapitabili. Un buon risultato  ma il Dott. Fabio Massimo presidente di Cna ICt ha fatto notare come tutti i costi siano stati scaricati sulle imprese e, soprattutto, che non si sia colta l'occasione per promuovere insieme alle imprese un cambiamento di rotta . Anche lui si è soffermato sugli adempimenti e sulla necessità di compensare i nuovi oneri con semplificazioni immediate. 

Gli interventi di Anorc

Il Dott. Lisi di Anorc, ha espresso soddisfazione per quanto concerne l'interpretazione relativa all'impronta che era stata posta in una "consulenza giuridica" presentata proprio da Anorc. (la seconda riguarda la conservazione dei giustificativi di spesa) ha ribadito la necessità di completamento delle norme e di chiarezza , così come l'Avv. Foglia che ha sottolineato l'importanza dei responsabili e soprattutto il coordinamento della loro attività con gli altri co responsabili del sistema, fiscale e documentale. 

L'intervento del Dott. Nicola Savino promotore del gruppo linkedin Conservazione sostitutiva e fatturazione elettronica ha concluso l'evento. 

Il pubblico

Durante l'evento durato oltre 4 ore abbiamo avuto un picco di 250 collegamenti con oltre 500 presenze. Sono pervenuti più di 2000 post da parte dei partecipanti, che on erano solo numerosi ma anche attenti e preparati. Non è stato possibile dare risposte a tutti anzi non siamo neppure riusciti a classificare le domande da quante erano. Il dibattito continua e la voglia di avviarne uno nuovo sulle Norme per la conservazione digitale sta sicuramente maturando. 

 

 

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