Posts in Category: Italia Digitale

L'Italia non è digitale, una infografica ci dice quanto

MM ONE Group ha calcolato la distanza dei Paesi Europei dai 13 obiettivi stilati dalla Commissione Europea nell'Agenda Digitale Europea, relativi alle 4 macro-aree: Broadbande-Commerceinclusione digitale ed e-Government.

L'Italia è tra le più lontane , seconda solo alla Romania. 

Questo è molto preoccupante. Nella bella infografica realizzata da MM ONE i dettagli 

http://www.mm-one.com/ita/area-stampa/europa-digitale-infografica.html

Europa digitale

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Dl Fare e Wifi

Il testo che era stato diffuso , prevedeva degli oneri che, pare, verranno rimossi nella versione definitiva su cui il Governo chiederà la fiducia.

“L’offerta di accesso alla rete internet al pubblico tramite rete WIFI non richiede l’identificazione personale degli utilizzatori. Quando l’offerta di accesso non costituisce l’attività commerciale prevalente del gestore del servizio, non trovano applicazione l’articolo 25 del codice delle comunicazioni elettroniche di cui al decreto legislativo 1° gennaio 2003, n.259 e successive modificazioni, e l’articolo 7 del decreto-legge 27 luglio2005, n. 144, convertito, con modificazioni, dalla legge 31 luglio 2005, n. 155, e successive modificazioni.”

Sparisce dunque la conservazione dei log di associazione tra l'ip e il Mac Adress del dispositivo connesso, sparisce anche l'informativa semplificata .

Un grazie a Stefano Quintarelli per il suo impegno in questa vicenda.

http://stefanoquintarelli.tumblr.com/post/56218721145/wifi-nuova-versione-del-relatore

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Ini Pec , funziona

Diciamoci la verità dopo il rigore sbagliato di ieri sera , siamo andati a letto con l'idea che in Italia va tutto storto e non funziona niente .

Oggi invece abbiamo scoperto che Inipec funziona e potrebbe essere lo stimolo giusto per iniziare ad utilizzare la PEC in modo serio e diffuso . 

Ad oggi le caselle PEC sono veramente inutilizzate o quanto meno sotto utilizzate. A parte i rapporti con la Camera di Commercio e le comunicazioni dei certificatori stessi che ti avvisano di rinnovi, scadenze ed altro, i messaggi PEC significativi sono una rarità.

Con INIPEC possiamo recuperare l'indirizzo PEC di professionisti e imprese e con Indice pa  quella di tutti gli enti pubblici. 

La PEC, lo ricordiamo, è un mezzo di spedizione che ha gli stessi effetti giuridici della raccomandata, gli enti pubblici non possono rifiutarla, le aziende non possono nasconderla. 

Il recapito di un documento con la PEC è immediato, la ricevuta fa fede a tutti i fini di legge. Ovvio che i documenti inviati devono essere formalmente correttti (redatti nella forma corretta), in formato statico e sottoscritti con firma digitale .

L'augurio è che l'Italia Digitale segni questo goal.

Home page Inipec
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Fattura elettronica pa, come è fatta ?

Avete provato a generare una fattura elettronica per la p.a. ? Noi si.

Che dire, semplice ma funzionale. Forse un po' troppo minimalista per un utilizzo generale .

Un esempio con tutti i campi (alcuni non compilati correttamente) ed un layout standard (foglio stile fatturapa.gov.it)

Abbiamo aperto una discussione sul forum

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Fattura elettronica per la P.A. pubblicato il decreto

In gazzetta ufficiale di ieri un altro Decreto importante per la digitalizzazione (o smaterializzazione) dei documenti, la fattura elettronica per la p.a.

Il provvedimento è il  DECRETO 3 aprile 2013, n. 55 "Regolamento in materia di emissione, trasmissione e ricevimento della fattura elettronica da applicarsi alle amministrazioni pubbliche ai sensi dell'articolo 1, commi da 209 a 213, della legge 24 dicembre 2007, n. 244. (13G00097) (GU n.118 del 22-5-2013)"

Stabilisce che entro 6 mesi dalla entrata in vigore (per cui entro dicembre) verrà reso disponibile il "sistema di interscambio delle fatture" gestito dal Ministero delle Finanze. Il sistema prevede che le fatture in formato xml vengano inviate ad un software centrale che provvede poi a dirottarle ai singoli enti.

La fattura elettronica diventa obbligatoria a partire dal 06/06/2014 per tutte le amministrazioni centrali e a partire dall'anno successivo per tutte le amministrazioni pubbliche.

Gli operatori che devono inviare le fatture possono avvalersi di intermediari che provvederanno a tradurre le fatture in formato elettronico e ad inoltrarle. Le aziende organizzate potranno trasmettere direttamente considerato che presto saranno disponibili software in grado di generare fatture xml compatibili con il servizio.

A partire dalle due date specificate (12 e 24 mesi dall'entrata in vigore) non sarà più possibile inviare fatture cartacee. 

Ad una prima analisi il provvedimento ricalca quanto annunciato nel lontano 2008 (vedi archivio informatico pag. 12 ) nei prossimi giorni analizzeremo nel dettaglio la norma e pubblicheremo un aggiornamento. 

 IIl meccanismo della fattura elettronica per la p.a. versione 2011

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Agenzia per l’Italia digitale, mi passi il direttore ... #agendadigitale

Mi spiace , il direttore ancora non sappiamo chi sarà.

A dir la verità non c'è neanche la pianta organica e il decreto crescita 2.0, ora al vaglio del Senato, fa storcere il naso, soprattutto per la "sparizione" della parte Ecommerce.

Eppure il ministro Passera ad un convegno (già perchè cosa fa il Governo lo scopri ai convegni , strana abitudine) assicura che entro la legislatura verranno emessi anche i decreti attuativi.

Il decreto crescita 2.0 (la bozza è commentata qui)  contiene importanti novità la cui attuazione in tempi brevi lascia però un pò perplessi. Altrettanta perplessità nasce se si pensa alla capacità di rendere "produttive" quelle misure in tempi brevi.

Prendiamo la PEC , è già attiva per milioni di soggetti, ma , ancora oggi, sono pochissime le pratiche che vengono completate tramite PEC (in 2 anni ho ricevuto 1 pec dalla cciaa per una variazione e 1 pec dall'INAIL). Nel decreto Pec per tutti i soggetti economici e sanzioni per chi non la usa. Ma se non si riformano i processi per CONSENTIRE l'uso di documenti digitali, come si fa a notiifcare questi processi tramite pec ?

La stessa cosa si può dire per l'Identità digitale, ci sono una ventina di milioni di CNS (io pensavo una decina) ma sono di due tipi le "real cns" e le "cns like" le prime accedono a tutto ma i servizi a disposizione sono poche decine. Le seconde accedono solo a parte dei servizi , ma offrono le stesse garanzie. Tutto questo può essere rimosso SENZA aspettare la nuova carta d'identità digitale che, ricordiamolo, per diffondersi totalmente avrà bisogno tra i 3 e i 7 anni.

Si potrebebro attuare in tempi brevi (relativamente) le  misure relative alla Sanità ed ai pagamenti elettronici, ma la sensazione è che le Regioni , più che investire nella digitalizzazione della Sanità, facciano prima a tagliare i posti letto e anche questo "compito" rimane li a mezz'aria. E sui pagamenti elettronici si entra in un labiritno di norme che per essere "riorganizzate" comportano il ribaltamento di migliaia di procedure.

Tanto per fare un esempio pensiamo ai bolli sui documenti informatici, ancora oggi non si sa bene come calcolarli, l'importo cambia a seconda della modalità di conservazione e nel caso di bollo elettronico, si formalizza con 2 lettere cartacee.

E allora che facciamo ? continuiamo sulla strada del declino ? A me vien da dire "professore, stasera non si esce, niente convegni e niente cene , si finiscono i compiti"

#Direttore agenzia italia digitale Adesso

I decreto definitivo in esame al senato è qui

 

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ItaliaDigitale, tavola rotonda Anorc del 22 ottobre. Resoconto

Come promesso pubblico un breve riassunto dell'incontro organizzato da Anorc lo scorso 22 ottobre. Il tema principale era quello di rendere noti i risultati della ricerca effettuata da Anorc sullo stato della digitalizzazione nella pubblica amministrazione.

I dati della ricerca sono disponibili qui

Ha iniziato la giornata un intervento della dott.sa Maria Pia Giovannini  dell'Agenzia per l'Italia Digitale (A.i.D.). Il suo intervento ha portato poche novità, si è soffermata sul decreto digitalia (che abbiamo già commentato) e sulla evoluzione di Digitpa, assorbita all'interno dell'AID. Molte attenzione è stata data al "contrassegno digitale" ovvero alla riproduzione su carta dei documenti digitali. Digitpa ha emesso (o sta emettendo) linee guida molto analitiche che sicuramente appena possibile andremo ad analizzare.

La Dott.sa Masella, anch'essa di AID ha trattato la questione degli accreditamenti. Devo dire la verità non mi è chiaro come si svolgeranno le certificazioni, credo che dovranno uscire delle precisazioni, fermo restando che le domande possono essere già inviate. Per quanto riguarda le Pubbliche amministrazioni, queste dovranno utilizzare ESCLUSIVAMENTE conservatori accreditati.
L'approccio è alquanto strano, o meglio è in linea con questa idea (che personalmente non condivido) che la conservazione digitale debba necessariamente essere effettuata in outsourcing. Per il pubblico dove i termini di conservazione sono molto lunghi può anche essere ragionevole, per i privati è un concetto allucinante. Se io volessi conservare digitalmente il mio modello unico , dovrei rivolgermi ad un conservatore accreditato ? Mi sembra veramente fuori luogo , conservare un file pdf per 10 o 20 anni è molto più semplice che gestire un sistema contabile.

Il Dott. Piancaldini, che molti conoscono perchè ha partecipato al Briefing on line tenuto a settembre,  ha fatto il punto della situazione per quanto riguarda il Forum della Fatturazione elettronica, dando come prima cosa la notizia del parere favorevole del consiglio di stato sulla schema di regolamento ministeriale per la gestione dei processi di fatturazione elettronica verso la p.a. (notizia che trovate qui ) , ha confermato che entro l'anno verrà sicuramente emesso il decreto per il recepimento della direttiva cee 2010/45 e confermando che sono iniziati i lavori e le consultazione per modificare il DM 23/01/2004 nella parte che riguarda i termini di conservazione delle fatture (verrà portato a 1 anno) .

Ha promesso anche di spingere il MEF, rappresentato dal Dott. Paolo Tremarchi ad esaminare quanto prima la questione dei bolli (non siamo gli unici a lamentarsi finalmente ) alla luce anche della circolare 5e che ha complicato (non poco ) le cose . Argomento trattato qui .

Anche il decreto sulla fattura elettronica per la p.a. potrebbe essere pronto entro l'anno.

Tremarchi è stato molto breve e ha incentrato il suo intervento sulle norme, criticando un pò l'operato di digitpa. RIvendica norme più semplici, meno inutilmente dettagliate, ribadendo che l'informatica è una materia in continua evoluzione e non ha senso a livello di norme andare troppo nel dettaglio.

I partecipanti erano pochi e gli applausi erano più di rito che di convinzione, io sottobanco ho applaudito perchè ho condiviso appieno il suo intervento.

Tra un intervento e l'altro il Dott. Lisi di Anorc ha illustrato i dati della ricerca, a conclusione c'è stato un intervento del Dott. Giovanni Manca che ha criticato un pò questo ritorno di fiamma della CIE (Carta di indentità elettronica)  e ha espresso qualche perplessità sul futuro delle smart card.
Un brevissimo intervento del Dott. Andrea Caccia ha fatto alcuni cenni agli standard utilizzati ed esaminati a livello Europeo e in particolare alle norme ETSI per la conservazione.

Nel complesso la mattinata è stata interessante, ma la partecipazione non è stata ampia (una sessantina di persone in tutto) .  Se fosse stata in video conferenza, i risultati sarebbero stati gli stessi in termini informativi ma la partecipazione più agevole.

 

Ho avuto modo di ricevere anche il primo numero di Documento Digitale, il periodico edito da Anorc. Devo dire che averlo in formato cartaceo mi ha fatto strano, avrei preferito una pubblicazione digitale, tuttavia ho apprezzato i contenuti.

 

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