In questo blog abbiamo parlato più volte della spedizione dell'impronta relativa agli archivi fiscali e finalmente possiamo trarre qualche conclusione sulla diffusione in Italia delle tecnologie digitali di conservazione dei documento .

Ad un convegno l’Agenzia ha reso noti alcuni dati relativi alle comunicazioni ricevute, al 15 maggio erano 402.915 di cui 30.000 provenienti dalle Marche, poco più dalla Toscana, 65mila dalla Lombardia e quasi 100mila dall’ Emilia Romagna (vedi grafico).

numero impronte archivi digitali suddiviso per regione

Vedere la regione Marche al 5' posto di una classifica nazionale fa strano, anche l'Emilia Romagna che si classifica prima sembra fuori posto.  Se guardiamo la classifica del numero di abitanti, le Marche sono al 13' posto con poco più di 1.500.000 persone e l'Emilia Romagna al 7' posto con 4.442.000

 

Facendo la proporzione tra le comunicazioni inviate e gli abitanti, si scopre che le Marche inviano 1 impronta ogni 50 abitanti, mentre l'industriosissima Lombardia si ferma a 1 ogni 157 abitanti, l'Emilia Romagna è a quota 1 ogni 45, al pari del  Trentino (altra eccezione) .

 

Come si spiega questa particolare propensione di alcune regioni ad utilizzare le tecnologie digitali?

 

Chi scrive è la MultiMedia it  una azienda che produce software per la conservazione digitale dei documenti ed è partner del gruppo TeamSystem che ha integrato la nostra applicazione nei propri software di gestione  aziendale e degli studi Tributari. Siamo marchigiani sia noi che Teamsystem, e proprio nelle Marche, nella vicina Romagna e Toscana abbiamo ottenuto i migliori risultati ed il numero maggiore di installazioni.

Guarda caso queste regioni corrispondono con quelle che hanno inviato un numero elevato di comunicazioni relative agli archivi digitali ed è difficile non pensare che questo non sia dovuto anche dalla diffusione dei nostri programmi.

 

Sarebbe bello fare una statistica precisa ma le norme sulla privacy, giustamente, vietano la raccolta di dati tramite sistemi automatici, abbiamo chiesto però ai nostri clienti di comunicarci “volontariamente” il numero di archivi digitali generati, hanno risposto in 260 su 1200 e il risultato è di 60.000 comunicazioni, per cui pensare che in qualche modo la nostra diffusione influenzi in maniera significativa i risultati appare alquanto legittimo.

 

Ma a prescindere dai nostri risultati, quello che ci fa piacere e che è giusto rimarcare, è questo comportamento innovativo così diffuso, questa forte presenza nella regione di una comunità economica che pur nel rispetto della tradizione e delle abitudini è capace di adeguarsi velocemente alle nuove tecnologie e di competere a testa alta con la modernità.

 

Un grazie a tutti i marchigiani digitali.

 

Per visualizzare la diffusione dei nostri software clicca qui

Dal 1982 Commerciale nel settore Informatica, dal 1995 responsabile del progetto ArchiMedia Archivia Plus
MultiMedia IT snc

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