Questa mattina la novità è una contestazione sulla conservazione di Libri Inventari causata da una "mancata numerazione sequenziale delle pagine".
In effetti capita spesso che l'inventario venga formato riportando in una stampa unica , diversi documenti come il bilancio xbrl, la nota integrativa, l'inventario delle merci etc. etc. Questi sono formati da origini diverse. se si stampano su supporto cartaceo pre numerato e vidimato, il problema della sequenzialità della numerazione non si pone, ma se si realizzano diversi documenti informatici, si dovrebbe dare una numerazione progressiva che parta dall'ultimo numero di pagina utilizzato o addirittura formare un documento unico.
Ma cosa dice il 2215 bis ?
"Gli obblighi di numerazione progressiva e di vidimazione previsti dalle disposizioni di legge o di regolamento per la tenuta dei libri, repertori e scritture sono assolti, in caso di tenuta con strumenti informatici, mediante apposizione, almeno una volta all'anno, della marcatura temporale e della firma digitale dell'imprenditore o di altro soggetto dal medesimo delegato."
Per cui la verifica della numerazione non si effettua andando a controllare i numeri assegnati alle pagine del documento ma andando a verificare l'applicazione delle firme e delle marche temporali con cadenza annuale.
Personalmente non amo il 2215 bis, sia nella versione attuale che in quella storica, però visto che c'è usiamolo.