Questa mattina la novità è una contestazione sulla conservazione di Libri Inventari causata da una "mancata numerazione sequenziale delle pagine".

In effetti capita spesso che l'inventario venga formato riportando in una stampa unica , diversi documenti come il bilancio xbrl, la nota integrativa, l'inventario delle merci etc. etc. Questi sono formati da origini diverse. se si stampano su supporto cartaceo pre numerato e vidimato, il problema della sequenzialità della numerazione non si pone, ma se si realizzano diversi documenti informatici, si dovrebbe dare una numerazione progressiva che parta dall'ultimo numero di pagina utilizzato o addirittura formare un documento unico.

Ma cosa dice il 2215 bis ?

"Gli obblighi di numerazione progressiva e di vidimazione previsti dalle disposizioni di legge o di regolamento per la tenuta dei libri, repertori e scritture sono assolti, in caso di tenuta con strumenti informatici, mediante apposizione, almeno una volta all'anno, della marcatura temporale e della firma digitale dell'imprenditore o di altro soggetto dal medesimo delegato."

Per cui la verifica della numerazione non si effettua andando a controllare i numeri assegnati alle pagine del documento ma andando a verificare l'applicazione delle firme e delle marche temporali con cadenza annuale.

Personalmente non amo il 2215 bis, sia nella versione attuale che in quella storica, però visto che c'è usiamolo.

Dal 1982 Commerciale nel settore Informatica, dal 1995 responsabile del progetto ArchiMedia Archivia Plus
MultiMedia IT snc

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