Riprendo l'intervento di ieri per aggiungere una nota importante.

Nel caso di giornali , in base al nuovo art. 2215 bis si può ottenere l'equivalente di un giornale vidimato applicando la marca temporale almeno una volta all'anno.

Nell'intervento di ieri abbiamo visto che l'applicazione della marca può avvenire anche nella fase di conservazione, cioè se la conservazione viene avviata entro il termine di 1 anno (per cui entro dicembre e non entro gennaio) di fatto la marca temporale applicata al file di chiusura fornisce data certa a tutti i documenti compresi nel supporto.

Abbiamo però visto che la verifica di tale marca presuppone che il responsabile metta a disposizione il software di verifica poichè il file di chiusura dell'archivio anche se regolato dalla delibera CNIPA 11/2004 non costituisce uno standard e la verifica va effettuata con il software messo a disposizione dal responsabile.

Se vi doveste trovare nella necessità di avere ad esempio un estratto autentico del giornale, dovreste portare dal Notaio "L'INTERO SUPPORTO" e il software di verifica.

Per evitare questo e poter produrre il singolo documento basta operare secondo quanto descritto al punto 5, vale a dire applicare la marca temporale ai singoli file che compongono il libro (in alcuni casi si tratta di 1 unico file annuale in altri casi potrebbe trattarsi addirittura di file giornalieri )

Il costo di tale operazione è abbastanza basso, una marca ha un costo di 30 cent e il tempo di applicazione è veramente trascurabile.

Riepilogando, l'art. 2215 bis chiede l'applicazione della firma e della marca temporale ma non specifica che la marca venga applicata al singolo documento e non all'insieme. Tuttavia applicando la Marca temporale al singolo documento, in caso di esibizione , si ha il vantaggio di poter inviare il singolo documento e non l'intero supporto.

 

Dal 1982 Commerciale nel settore Informatica, dal 1995 responsabile del progetto ArchiMedia Archivia Plus
MultiMedia IT snc

Comments

Comments are closed on this post.