Posts in Category: Norme documento informatico conservazione sostitutiva

Sembra facile verificare una firma digitale e una marca temporale

Ringrazio Matteo Agrizzi di Selda Informatica (Chiavari GE) perchè ieri, spaventatissimo, ci ha chiamato pensando che ci fosse qualche cosa di sbagliato nei programmi e che le firme digitali fossero non valide, dandoci lo spunto per pubblicare una delle tante verifiche che facciamo periodicamente.

Tra certificati, algoritmi, smart card, token, norme e contronorme, in 12 anni di uso della firma digitale di cose ne sono cambiate parecchie e "raccapezzarci" non è facile specialmente se si va indietro nel tempo.

Gli elementi che concorrono alla verifica sono diversi e a volte gli "avvisi" generati dai programmi sono un pò ermetici.

Proviamo a fare la verifica delle firme e delle marche temporali del 2005. Ovviamente diremo il peccato e non il peccatore.

Programma 1 - Tutto ok , se visualizziamo il certificato segnala che è scaduto ma non per questo la marca risulta non valida. Anche la firma risulta valida (immagini prova 1)

Programma 2 - Con la marca tutto ok , la scadenza del certificato è riportata ma non viene evidenziato che è scaduto.  Con la firma abbiamo una segnalazione strana , firma non valida perchè basata sull'algoritmo sha1. Nel 2005 era quello l'algoritmo valido. Potendo cambiare la data di verifica, inseriamo il 2006. Verifica completata correttamente ma la scritta rossa rimane (immagini prova 2)

Programma 3 - Del file marcato non ne vuole sapere (probabilmente non supporta i tsr), la verifica della firma è corretta, firma valida certificato scaduto. (immagini prova 3)

Programma 4 - Sostanzialmente corretto in tutte le verifiche (Immagine prova 4)

Passiamo alle verifiche "on line" cioè quelle che si possono effettuare inviando a server esterni il file da veriicare.

Prova on line 5 - Ottima, tutto verificato e segnalato correttamente con abbondanza di informazioni (immagini prova 5)

Prova on line 6 - Segnalato direi correttamente, pochi dettagli ma funziona (Immagini prova 6)

Prova on line 7 - La verifica della marca non c'è, per la firma più o meno i risultati di Programma 2, le segnalazioni non sono chiare e fanno pensare ad un documento non valido. Non si tratta dello stesso certificatore del programma 2. (Immagini prova 7)

Tutti i test sono stati effettuati il 4 ottobre2011  tra le ore 10 e le ore 11.

 

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Spedizione telematica degli atti notarili

Dal 29 settembre prossimo viene estesa agli Uffici provinciali di Torino, Milano, Roma e Napoli la facoltà di invio telematico degli atti notarili, come disposto dal Provvedimento interdirigenziale dell'8 settembre 2011.

La sperimentazione, già attiva con successo dal 29 dicembre 2010 presso gli Uffici di Bologna, Firenze, Lecce e Palermo, si allarga ora a quattro nuovi importanti uffici.

Per l'Agenzia del Territorio, insieme al Consiglio Nazionale del Notariato, si tratta di un ulteriore passo in avanti verso la semplificazione dei procedimenti amministrativi attraverso l'uso dei mezzi informatici, a favore di cittadini e utenti.

http://www.agenziaterritorio.it/?id=9760

 

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La rete perde il filo, notizie imprecise dilagano ovunque

Questa mattina come sempre apro twitter e vedo un post che mi fa ben sperare "firma digitale guida all'uso , il 4 luglio è stata pubblicata la bozza delle nuove regole tecniche sulle firme elettroniche.

Allarmato vado a leggere l'articolo, magari mi sono perso qualche cosa. NOn è così, si tratta di un Post di un Ordine di Avvocati provinciale che fa una confusione terribile vediamo nel dettaglio cosa riporta

1' - il 4 luglio 2011 è stata pubblicata la bozza delle nuove regole tecniche sulle firme elettroniche.

Ma quando mai ? il 5 luglio sono state pubblicate 6 bozze ma nessuna di queste riguarda la firma digitale, si tratta delle bozze di regole per a) Documento Informatico b) Protocollo Informatico c) Conservazione sostitutiva più 3 allegati (Glossario, Metadati, Allegato tecnico ) che completano le proposte.

Su questi argomenti abbiamo già scritto e fatto delle osservazioni che trovate qui

2' La firma digitale consente di scambiare in rete documenti con piena validità legale

Scambiare ??? la firma digitale serve a validare un documento digitale, non ha funzioni di scambio ma solo di rilevare le eventuali modifiche apportate al documento e l'identità di chi l'ha sottoscritto.

3' Link Guida Firma digitale

Vedendo il link mi son detto , cavolo mi son veramente perso qualche cosa. Bene il collegamento porta ad una guida del 2009 stra superata dalle norme.

E ieri durante Jaminnovation ?

Ieri ho partecipato a JamInnovation una iniziativa per scambiare idee e suggerimenti per innovare il paese e in particolare la PA.

Durante l'evento è venuto fuori il discorso PEC e sono state scritte una marea di cose non vere, tipo:

1' La PEC è immune da spam

Cosa assolutamente non vera, la pec riceve lo spam come le altre email

2' Con la PEC puoi scegliere di ricevere posta solo da utenti PEC.

Falso, nel senso che qualsiasi server di posta può stabilire di accettare le comunicazioni SOLO da determinati domini ma questi vanno specificati uno ad uno nel server.

3' La PEC sostituisce le pratiche cartacee

Forse, la PEC è un sistema di messaggistica, per cui effettua il Trasporto dei dati. Quello che mettiamo dentro la busta PEC può sostituire la pratica se formato secondo le regole del documento informatico validato da firma digitale e se chi lo riceve ha  gli strumenti adatti per trattarlo digitalmente.

Conclusioni

Potrei andare avanti ancora per due pagine ma direi che una conclusione si può trarre.

In rete si trovano molte informazioni ma fidarsi di "quel che si dice" e non andare all'origine della notizie per fare delle verifiche sulla loro veridicità è decisamente pericoloso.

Tanto per dare un informazione precisa

La bozza di regole per la firma digitale è stata pubblicata a Maggio ed è già fuori dal periodo di consultazione pubblica (Trovate una copia della bozza sul nostro sito e qui trovate un commento) , il che significa che verrà emessa la norma nuova che sostituirà quelle del 2009.

Quando non si sa.

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Il Responsabile della conservazione succube di un "sistema" non definito

Se proviamo a guardare le nuove norme sulla conservazione dal lato del responsabile, otteniamo un altro punto di vista che evidenzia alcune lacune.

Il Responsabile di fatto , in questa organizzazione del sistema dove la sua responsabilità inizia con il versamento, non partecipa minimamente alla gestione del sistema documentale e si trova solo a gestire la patata della conservazione.

La prima cosa che si fa, in genere, quando si imposta un "sistema" è quella di definire le caratteristiche che ne determineranno il funzionamento. In questa fase si creano "gli archivi" o cataloghi, dove i documenti verranno indicizzati e per ogni campo e ogni catalogo si definiscono criteri, controlli, limiti.

Tutto questo in genere è pianificato all'interno del sistema documentale, per far si che nella fase di conservazione i dati siano già "puliti" e pronti .

L'impostazione delle norme è alquanto diversa, il sistema documentale "versa" al sistema di conservazione una serie di dati e oggetti unitamente ai parametri per la generazione del pacchetto di Archiviazione ed di esibizione.

Facciamo un caso molto semplice, il nostro pacchetto di "fatture" alla numero 100 ha una limitazione di accesso, la può vedere solo l'utente Giovanna del nostro Dominio o le autorità. Come fa il povero responsabile a gestire una condizione del genere ?

http://www.multimediait.com/Forums/Thread.aspx?pageid=67&mid=78&ItemID=2&thread=39

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Norme conservazione digitale, il nostro piccolo contributo per eventuali migliorie

Come sapete il 10 Settembre scade il periodo di consultazione pubblica per le nuove norme sulla conservazione digitale dei documenti.

Già in interventi precedenti avevo espresso qualche perplessità, ho quindi cercato di fare più che un analisi dei singoli articoli (in parte è stata fatta) un esempio pratico di quello che può essere un archivio informatico fatto secondo regole semplici ma al tempo stesso rigide e sicure.

Sicuramente non tutti saranno d'accordo con quanto riportato ma mi auguro che il documento sarà comunque utile per migliorare quello che sarà il testo definitivo.

 

Penso di non fare cosa sbagliata se rendo disposibile la copia di quanto inviato.

 

Buona lettura.

 

http://www.multimediait.com/FILE/00000000/00000168.mmit.relazionebozze.pdf

 

 

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L'Italia digitale ferma per ferie

E' ancora Agosto, fa caldo e la voglia di pensare al mare supera quella di pensare al lavoro, ma il momento non è così tranquillo come può apparire dal silenzio di molti.

Spedizione impronta

Il primo problema sospeso e non  risolto, riguarda la spedizone della "comunicazione delle impronte relative agli archivi informatici contenenti documenti tributari. "

Solo il titolo fa venire lo sconforto, (nelle slide con titolo da 1 riga neanche ci sta). In merito a questa questione, siamo rimasti con alcuni dati di fatto e diversi dubbi.

Impronte sha1

Il dato di fatto è che tutte le impronte calcolate con l'argoritmo SHA1 (Il 100% fino agennaio 2011) vengono sistematicamente rifiutate. Il motivo non si sa.

Oltre a questo ci sono una quantità considerevole di dubbi .

Relazione marca--> data documenti

Il più consistente riguarda la relazione che ci deve essere (si pensava ci dovesse essere) tra documenti e impronta. Molti Responsabili della Conservazione fanno attenzione affinchè la marca temporale venga applicata entro i termini di legge che sono 15 giorni per le fatture, il 16 del mese successivo per il libro unico e almeno annuale per gli altri documenti. Questo ha un senso se tale data viene comparata con i documenti. L'ipotesi di invio di super impronte riepilogative, fa cadere questo concetto. L'impronta riepilogativa può essere calcolata solo dopo aver creato le impronte singole e (nel caso delle fatture è lampante) potrebbe risultare applicata in ritardo.

Marcatura dei documenti analogici

Tale segnalazione sarebbe sistematica nel caso di conversione di documenti analogici, fino ad oggi abbiamo interpretato il DM 23.01.2004 pensando che i documenti analogici potessero essere convertiti in qualsiasi momento visto che il DM si preoccupa di obbligare la conservazione del cartaceo fino al completamento del processo. Anche in questo caso l'impronta risulterebbe applicata in ritardo rispetto alla data dei documenti.

Tipo impegno

Sembrano invecce risolti i dubbi riguardo il tipo di impegno, è appurato che 1 sta per comunicazione predisposta da terzi e affidata solo per la spedizione, 2 indica che l'intermediario ha l'impegno di formare ed inviare la comunicazione. Per il codice Caf , abbiamo appurato che deve essere riempito con degli zeri e i nostri programmi lo fanno automaticamente

Termine di invio

Pare chiaro ormai anche il termine di invio, che dopo le dovute verifiche abbiamo stabilito che va sempre calcolato a partire dalla fine dell'esercizio aggiungendo 9 mesi per l'invio della dichiarazione e 4 per la predisposizione dell'impronta. Questo val ein tutti i casi, anni diversi dal solare, anni allungati , fusioni incorporazioni etc. etc.

Duplicazione dei tipi documento e periodi

Irrisolta la questione della duplicazione delle comunicazioni che si può generare nel caso di tenuta di Sezionali , sia per i registri che per le fatture o i ddt o qualsiasi altro documento fiscale.

Un elenco completo di tutte le questioni lo trovate nella Guida alla compilazione della comunicazione Che trovate nella pagina degli aggiornamenti

Bozza nuove norme

Il 7 settembre scade anche il periodo di consultazione pubblica sulla nuova proposta di norme tecniche. Abbiamo fatto qualche riflessione sull'argomento ma è MANCATO COMPLETAMENTE il confronto con i colleghi, vuoi perchè molti sono in ferie, vuoi perchè molti se ne fregano. In ogni caso anche se non avremo occasione di confrontarci con gli altri, invieremo alcune considerazioni a titolo strettamente personale.  Qualche cosa bbiamo già pubblicato su questo blog.

 

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Basta poco per dimenticare tutto

"Quarantotto ore per cancellare tutto. Due giorni per ripulire dai dati la rete informatica del Pio Albergo Trivulzio. L’attacco informatico è scattato a Ferragosto, con gli uffici chiusi. Dai pc e dai server della casa di riposo sono stati fatti sparire i documenti relativi alla contabilità, le schede cliniche dei pazienti, l’elenco del personale, i moduli di pagamento, l’agenda delle prenotazioni delle visite e tutto quello che riguarda il patrimonio immobiliare. "

Questa notizia l'ho letta mentre stavo concludendo un documento interno che condivido volentieri. Ho analizzato le nuove regole di conservazione e ho cercato di confrontarle con quelle che sono le procedure utilizzate dai nostri 1500 clienti che effettuano la conservazione sostitutiva di oltre 200 mila soggetti fiscali.

Vi sono delle differenze anche se non enormi, tuttavia se dal nostro lato viene voglia di aggiungere qualche ulteriore funzionalità, nella proposta di norme si evidenziano numerose mancanze, la più significativa a mio parere quella dei Ruoli.

 

Link al documento

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Articolo 4 - se non si definiscono bene criteri generali

Per ogni cosa poi occorre specificare dettagliare e si rischiano incomprensioni

 

Articolo 4 - Copie, duplicati ed estratti.html

http://www.multimediait.com/Data/Sites/1/images/forum/Articolo%204%20-%20Copie,%20duplicati%20ed%20estratti.html

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